Andrea Cisternino, aggiornamenti dalla Farnesina; “impossibile far giungere viveri se non si fermeranno i combattimenti”

La disperata richiesta di aiuto ad Andrea Cisternino, connazionale italiano bloccato senza viveri in una zona occupata ed isolata dalla Russia, sta venendo condivisa da moltissimi animalisti italiani e rispettive associazioni che si stanno coalizzando per mettere pressione a tutte le istituzioni italiane ed estere in un’unica voce ed aiutare Andrea prima che sia troppo tardi. Non era mai successo prima.

L’appello era stato diffuso ieri dal giornalista Claudio Locatelli, al quale Andrea ha chiesto urgentemente aiuto, essendo lui, i collaboratori e oltre 400 animali del suo rifugio senza acqua né cibo da oltre 48 ore e bevendo per sopravvivere dell’acqua non potabile da un pozzo con tutti i rischi ad essa connessi. (Leggi anche: Andrea Cisternino, il volontario italiano in Ucraina è senza acqua e cibo: appello alle autorità italiane per salvare lui e i suoi animali)

Tutta Italia, noi di GreenMe compresi, sta diffondendo la richiesta di aiuto. Enrico Rizzi si è appellato ai presidenti di alcune associazioni animaliste del nostro Paese, chiedendo di mettere da parte dissapori ed incomprensioni passate e cercare di smuovere la terribile situazione che Andrea sta vivendo. La richiesta è stata accolta già dal presidente della LAV Gianluca Felicetti:

Il giornalista Locatelli ha ricordato nuovamente durante il collegamento con Massimo Giletti nel programma “Non è l’arena” di Andrea, chiedendo di non dimenticarsi di lui.

 

Il Comitato Unitiperloro – Animali e Ambiente, di cui Andrea Cisternino è parte integrante, dopo aver sentito Andrea ha informato gli utenti che tutt’ora la situazione è invariata, ma che lui ed il suo staff non hanno alcuna intenzione di mollare. La volontà è tanta, ma gli aiuti devono raggiungerli.

Il comunicato della Farnesina

L’ultimo aggiornamento è stato condiviso dall’ENPA, che ha seguito molto da vicino la vicenda Cisternino e ha pubblicato il comunicato ufficiale del Ministero degli Esteri italiano che però non è affatto rassicurante:

La Farnesina segue con la massima attenzione la situazione del connazionale Andrea Cisternino, che gestisce un centro per la protezione degli animali abbandonati vicino a Kiev. In particolare, nel contesto delle attività in corso per assistere gli italiani che ancora si trovano in Ucraina, l’Unità di Crisi, in raccordo con l’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali, si è attivata per facilitare, tramite contatti con le Autorità locali, l’arrivo di cibo e medicinali veterinari. Il “Rifugio Italia Kj2” di Kiev, fin dalla sua apertura, 10 anni fa, è in contatto con la nostra Ambasciata, che ne riconosce le attività e che, negli anni, ha sostenuto nei rapporti con le autorità locali. La struttura, a nord di Kiev, si trova ora sulla direttrice delle forze armate russe provenienti da nord. L’Ambasciatore Zazo aveva visitato il centro prima dell’inizio delle ostilità. La possibilità di fare giungere viveri nell’area è legata ad una sospensione dei combattimenti da parte dei belligeranti”

Andrea Cisternino, volontario animalista italiano residente in Ucraina da anni, aveva deciso dal primo momento e consapevolmente di non allontanarsi dalla nazione per non abbandonare gli oltre 400 animali ospiti del suo rifugio che ha sottratto da maltrattamenti e salvato da morte certa e che proprio durante questa ultima tragedia non poteva certo lasciare indietro.

Fonte: Ministero degli Affari Esteri

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