Bubble tea: cosa è e come si prepara

Bubble tea

Chi ha fatto un giro di recente in una grande città, anche italiana, avrà notato qualche negozio con l’insegna Bubble Tea e, molto probabilmente, la fila davanti di gente affamata o incuriosita. E’ una nuova moda o qualcosa di interessante davvero da provare? Ne vale la pena e, soprattutto, è un alimento sano o uno strappo alla regola che possiamo permetterci una volta ogni tanto? Ora approfondiamo!

Bubble tea: cosa è

Questa bevanda è stata ideata a Taiwan negli anni Ottanta. Il suo nome ricorda l’idea del masticare e forse alcuni di noi lo associano alla nota “bug Bubble” ed in effetti non ha tutti i torti perché la consistenza di questa sostanza ci permette di masticarla oltre che di sorseggiarla. Non possiamo quindi parlare di bevanda pura ma di uno snack.

Bubble tea: ingredienti

Nella versione di base del bubble tea, di cui esistono diverse varianti, come ingredienti troviamo il tè nero, il latte e delle perle di tapioca. Il risultato di questa miscela ha una consistenza gelatinosa ed un gusto difficile da descrivere ma che può assomigliare per certi versi a quello della liquirizia. Da notare che la tapioca è gluten free come anche gli altri ingredienti, per cui il Bubble Tea può essere tranquillamente consumato anche da chi ha la celiachia senza alcun problema.

Più che agli ingredienti, però, e al sapore, dobbiamo guardare alla sua peculiarità che è certamente la consistenza e l’idea, così originale e certamente ben promossa da una accattivante campagna di marketing, di poter masticare un té. Ne sono nate quindi molte varianti che hanno mantenuto la consistenza ma hanno adottato nuovi sapori e aromi.

Il tè alla base di questo snack nella maggior parte dei casi resta l’Earl Grey ma possiamo trovarlo anche con il matcha e con il tè al gelsomino che regala un sapore molto delicato. In estate, poi, spuntano nuovi sapori che sono particolarmente freschi come quelli del tè alla pesca e del passion fruit tea. Sono un po’ di moda, sì, ma di fatto sono anche rinfrescanti.

Esistono delle varianti che prevedono delle sostituzioni del latte, uno dei tre ingredienti originari. Possiamo trovarvi infatti lo yogurt, oppure il gelato, soprattutto in estate. Per chi non tollera latte e derivati, o vuole una versione light, c’è il bubble tea con succo di frutta.

Per ottenere la consistenza desiderata, alcuni preferiscono preparare questo drink/snack con della crema in polvere ma non è la scelta ottimale e nemmeno la più salutare. La maggior parte delle persone preferisce consumare il bubble tea freddo ma dipende molto dalla stagione e si può scegliere anche la versione calda.

Bubble tea

Bubble tea: topping

Se tutto ciò non vi basta, non abbandonate l’idea di assaggiare un bubble tea perché ci sono anche i topping da scegliere pe arricchirlo e renderlo ancora meno salutare. Ce n’è di tutti i colori, anche in senso letterale, e per tutti i gusti. Nelle opzioni troviamo smarties, gommose, scaglie di cioccolato, oppure i popping boa che non sono altro che perle trasparenti ripiene di sciroppi di vari gusti. Di particolare, queste palline hanno il fatto che vanno a fondo e vanno morse per poterne gustare il reale sapore. Un’altra opzione molto gettonata prevede delle strisce di gelatina dolce e aromatizzata. Per i più salutisti, c’è la frutta, meglio se tropicale.

Bubble tea: calorie

Assaggiare un bubble tea una volta, è un’esperienza che si può fare, e anche ogni tanto cedere a questa tentazione, se piace, non è certo grave. Non deve diventare un’abitudine, consumarne, perché non si tratta di un alimento sano e nemmeno amico della linea. La vera ricetta contiene quantità di zucchero troppo elevate e per ottenerlo “bubble” e colorato, si usano tantissimi coloranti, conservanti e additivi.

Varia da miscela a miscela e non tutti gli ingredienti hanno valori nutrizionali simili, ma in generale possiamo considerare che in media un bicchiere da 200 ml di questo “tea” speciale contiene dalle 300 alle 500 calorie.

Ovviamente ne sono state create anche delle versioni light per chi è attento alla linea ma allo stesso tempo non vuole perdere l’opportunità di almeno assaggiare questo esotico snack. Se dalla ricetta principale togliamo lo zucchero e sostituiamo i semi di chia alla tapioca, otteniamo una versione con quasi la metà delle calorie e simile consistenza.

Una buona via di mezzo, non troppo povera ma nemmeno troppo pesante, è quella senza zucchero ma con il matcha che è molto ricco di vitamine, minerali, polifenoli. La miscela quindi è composta da questo tè, il più antiossidante, latte di mandorle e semi di chia come topping.

Bubble tea: dove assaggiarlo

Ad oggi, se non sono stati aperti nuovi negozi dedicati, in Italia solo a Milano e a Roma ci si può togliere lo sfizio di assaggiare questo snack da masticare. Chi è curioso e vive altrove, può anche prepararlo in casa. Il tè e il latte, di vario tipo, sono facili da reperire, l’ingrediente più ostico sono le perle di tapioca che però possiamo acquistare in qualche negozietto specializzato in cibi asiatici oppure possiamo ordinarle in questa pagina di Amazon.

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