Cefalea ed emicrania: esiste una differenza?

Si fa presto a dire “mal di testa”: si tratta, infatti, di uno dei malesseri più diffusi al mondo, tant’è che si stima che ben il 95% della popolazione mondiale ne ha sofferto almeno una volta nella vita. Tuttavia quando si passa dal sintomo ad una definizione più specifica della patologia emerge una diffusa confusione: non è spesso nota, infatti, la differenza tra emicrania e cefalea. Facciamo chiarezza per capire meglio anche come si curano.

La (finta) differenza tra emicrania e cefalea?

La contrapposizione tra emicrania e cefalea è, in realtà, una falsa contrapposizione perché non si tratta di due patologie distinte e in contrasto l’una con l’altra. Infatti quando parliamo di “cefalea” facciamo riferimento a qualsiasi dolore alla testa che percepiamo al di sopra di una linea immaginaria che collega l’occhio con l’orecchio. L’emicrania è, di conseguenza, un tipo di cefalea con caratteristiche specifiche.

cefalea

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Cefalee primarie e cefalee secondarie

Cefalea e mal di testa sono, quindi, sinonimi e come tali possono essere talvolta utilizzati anche dai medici stessi. Ne esistono più di 100 tipologie, divise generalmente in due categorie.

Quando il mal di testa non è connesso a nessuna altra patologia, si tratta di una cefalea primaria. Mentre quando compare come conseguenza di qualche altro problema (come la comparsa del dente del giudizio oppure la sinusite), si parla di cefalee secondarie.

La cefalea primaria più diffusa è quella muscolo-tensiva, ma fanno parte della stessa categoria anche l’emicrania e la cefalea a grappolo. Non è, dunque, l’intensità a distinguere i vari tipi di mal di testa, ma la localizzazione del dolore, le cause e le potenziali conseguenze.

Ci sono, infatti, alcuni sintomi che si possono accompagnare con le cefalee primarie (pur non essendone la causa), tra i più comuni:

  • nausea;
  • vomito;
  • ipersensibilità alla luce;
  • ipersensibilità ai rumori;
  • ipersensibilità agli odori.

Come riconoscere l’emicrania

emicrania

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L’emicrania è la più importante tra le cefalee perché ha delle caratteristiche ben precise che la rendono invalidante per chi ne subisce un attacco. Dal punto di vista scientifico, è una patologia del sistema nervoso centrale che colpisce in maniera particolare i neurotrasmettitore e i circuiti del dolore.

Nel caso dell’emicrania, il dolore è prolungato da un minimo di 4 ore fino a tre giorni e bisogna riscontrare almeno due tra le seguenti quattro caratteristiche:

  1. dev’essere un dolore pulsante;
  2. l’intensità è media o forte;
  3. l’attività motoria (anche attività quotidiane come camminare o salire le scale) peggiora la situazione;
  4. la localizzazione è unilaterale, ovvero su un solo lato della testa.

È molto frequente che in caso di emicrania compaiano anche uno o più sintomi collaterali come, appunto, nausea oppure fotofobia. Il disturbo alla vista è, infine, la caratteristica che distingue l’emicrania “comune” da quella con aura. In quest’ultimo caso, infatti, prima della comparsa del dolore alla testa vera e propria, compaiono luci o ombre nel campo visivo, problemi di sensibilità, difficoltà di concentrazione. Ciò avviene fino ad un massimo di un’ora prima della comparsa dell’emicrania vera e propria.

La presenza dell’aura non rappresenta in sé un problema, però gli specialisti suggeriscono una visita neurologica per chiunque soffra di questo tipo di episodi (anche non tutte le volte che si soffre di mal di testa) per fare alcuni accertamenti.

cefalea visita neurologica

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Quale differenza tra cefalea a grappolo e cefalea tensiva?

Vediamo ora quali sono le caratteristiche delle altre due tipologie di cefalea primaria più diffuse: quella a grappolo e quella muscolo-tensiva.

Nel primo caso, il dolore è concentrato su un lato solo della testa, solitamente tra l’occhio e lo zigomo ed è violento. La caratteristica principale della cefalea a grappolo, da cui deriva anche il nome, è il fatto che si presenta sotto forma di attacchi della durata relativamente breve (tra 30 e 60 minuti) però ripetuti più volte.

La cefalea muscolo-tensiva, invece, è causata dalla contrazione dei muscoli del collo e delle spalle. Per questo, il dolore parte generalmente dalla nuca e si sviluppa sia a destra che a sinistra della testa dando la sensazione del classico “cerchio” alla testa. Può essere episodica (quando compare per meno di 15 giorni al mese), oppure cronica quando si presenta in modo più o meno costante, per un periodo pari o superiore a nell’arco di circasei mesi all’anno.

mal di testa

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Curare il mal di testa

Nonostante si tratti di una patologia molto diffusa, è importante ricordare che il mal di testa non è una condizione ordinaria con cui convincere. Convinverci e sopportarlo senza prestare attenzione alla ricerca di una cura non è salutare. Ciò non soltanto per il dolore, ma anche perché si tratta di una famiglia di patologie che tende ad auto-accentuarsi. Esiste, infatti, il rischio concreto che un soggetto che soffre di attacchi di cefalea frequenti (4-5 al mese) non trattati in maniera adeguata finisca a sperimentare la cefalea cronica.

Molto spesso per curare le cefalee si ricorre a medicinali a base di paracetamolo oppure ad antidolorifici che si dimostrano efficaci. Tuttavia gli specialisti suggeriscono di evitare di abusare del trattamento autonomo del mal di testa che, al contrario, può portare ad un ritardo della diagnosi precisa.

Il consiglio è, invece, quello di rivolgersi ad uno specialista che saprà prescrivere il tipo di farmaco adatto per il paziente secondo le caratteristiche del suo mal di testa, ma anche sesso, età, stile di vita.

 

Questo aspetto  infatti è particolarmente importante: negli ultimi anni, infatti, è stato osservato come esista una correlazione tra l’alimentazione e l’insorgenza del dolore. È sempre più frequente che il medico dia al paziente anche alcuni consigli a proposito della dieta, e che gli suggerisca di praticare con costanza attività motoria. Uno stile di vita sano (nel corpo e nella mente) aiuta a diradare e prevenire gli attacchi di mal di testa: ricordiamo, a tal proposito, che chi ha già stipulato una polizza assicurativa come Protezione Famiglia di UniSalute ha alcuni servizi, come l’elaborazione di un piano alimentare personalizzato preventivo, già incluso, oltre a molti altri vantaggi fondamentale per mantenersi in salute e migliorare, dunque, la qualità della propria vita, peggiorata invece spesso dalla presenza di mal di testa.

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