Come praticare yoga con costanza: 5 strategie

Quando inizi a praticare yoga accade di solito che:

  • la prima lezione è strana: alla fine ti senti bene ma è un bene diverso da quello di una corsa o di una sessione in palestra. Non lo sai definire. E poi le posizioni sono così inusuali. Una sensazione di strano benessere. Come essere in una casa di villeggiatura il primo giorno in cui arrivi, ti piace ma non la senti ancora tua;
  • dalla seconda alla quarta volta: la sensazione di armonia fisica e serenità mentale sono così intense che sei contenta di aver praticato;
  • dalla quinta volta in poi. Vorresti praticare sempre, tutti i giorni.  In effetti lo Yoga da i maggiori benefici se la pratica è costante.

LE DIFFICOLTA’ DI ESSERE COSTANTE

Il desiderio di praticare ogni giorno, però, spesso rimane irrealizzato…oppure pratichi davvero ogni giorno ma lo fai solo per una settimana.

Non ti preoccupare, è normale.

E’ normale perchè abbiamo tanti impegni ogni giorno da rispettare. E anche adesso che ti sembra di avere meno impegni perchè magari stai lavorando  da casa (scrivo questo articolo in piena emergenza Covid-19), la verità è che ne potresti avere molti di più. Gestione dei figli h24, gestione della casa, gestione del carico emotivo che l’isolamento e il dubbio sul “cosa sarà dopo” porta con sè.

Ecco: praticare ogni giorno è un’ottima cosa ma non deve diventare mai fonte di stress.

Io ne so qualcosa: durante il corso insegnanti è richiesto di praticare yoga ogni giorno e, con gli impegni lavorativi e familiari, avevo impostato la sveglia per praticare alle 5.00 di mattino, unico orario disponibile per poter praticare per un’ora, prima della sveglia. Dopo due mesi di pratica costante alle 5.00 (e poi famiglia, lavoro ecc.) mi trovavo però sempre più stanca anzichè serena e vitale.

Come fare allora?

Condivido con te cosa ho imparato io: 5 strategie per praticare yoga con costanza, sperimentandone tutti gli effetti positivi sul corpo, sulla mente e sullo stato d’animo.

1. TIENI CONTO DEI RITMI DEL TUO CORPO 

Non siamo tutte uguali. Ognuno ha la sua costituzione (il suo Dosha in linguaggio Ayurvedico) e anche i nostri ormoni seguono un ritmo preciso, alcuni un ritmo circadiano.

Per questo potrebbe andare bene per te praticare yoga al mattino prima della sveglia oppure potresti preferire praticare la sera dopo il lavoro o, addirittura, prima di andare a dormire.

Le asana (posizioni di Yoga) e le sequenze devono adattarsi al momento della giornata in cui pratichi. Una sadhana (una pratica) vigorosa fatta prima di dormire può interferire con il sonno. Per questo dovresti pensare ad una sequenza adatta alla tua costituzione e all’orario della pratica.

Non solo: praticare yoga non è solo asana (posizioni fisiche) ma anche pranayama (respirazione) e Pratyahara (ritrazione dei sensi – concentrazione) (e molto altro, per la verità, ma ora mi concentro su questo, per iniziare).

Per questo puoi scegliere a quale attività dare più spazio a seconda di come ti senti e degli impegni che ti aspettano o della giornata che hai affrontato.

E qui ti racconto ancora di me: per mantenere la pratica costante la mia Maestra del corso Insegnanti mi ha supportato nel cambiare la pratica che da asana (posizioni) eseguite al mattino tutti i giorni è divenuta asana al mattino ma solo nel weekend e pratyahara la sera durante la settimana. Per me molto più sostenibile e riequilibrante.

2. SCEGLI QUANTO TEMPO DEDICARE ALLA PRATICA IN BASE AL TUO STILE DI VITA

Un piccolo sforzo per essere costanti è necessario ma se l’impegno risulta davvero troppo oneroso rispetto alla tua routine lavorativa e familiare, abbandonerai lo yoga (così come qualsiasi altra attività) molto presto.

La pratica deve essere sostenibile per te, per la tua famiglia, per darti energia e farti aspettare la lezione successiva con entusiasmo.

Meglio 20 minuti ben fatti che un’ora vissuta con stress.

3. PRATICA REGOLARMENTE CON UNA INSEGNANTE

Praticare regolarmente con una insegnante ti aiuta ad essere costante, ad onorare l’impegno che hai preso ma, non solo: una buona insegnante sa adattare la pratica ad ogni persona, anche in un corso collettivo.

Se la pratica è adatta a te, al tuo corpo, al tuo stato d’animo, agli obiettivi che vuoi raggiungere sentirai talmente tanti benefici che ti consentiranno di essere sempre costante anche a casa e così otterrai più risultati. Insomma un circolo virtuoso per te e la tua vita.

Seleziona le pratiche, le posizioni (asana) più adatte a te, seguendo la tua insegnante. Chiedile informazioni, aggiornala sulle tue difficoltà e sui tuoi dubbi.

Solo così potrai davvero prendere il massimo di ciò che lo yoga può offrirti.

Nello Yoga non c’è fretta di saper fare tutto ma la possibilità di fare ciò che serve davvero, in quel momento, per trarre il massimmo beneficio.

Alcune posizioni fatte nel momento sbagliato possono essere controproducenti per il tuo corpo (ad esempio le inversioni possono non essere adatte per il momento del ciclo che stai attraversando, possono disallineare l’asse ormonale o non essere adatte in caso di infiammazioni in corso).

Se hai qualche dolore ci sono tantissime variazioni che ti potranno permettere di continuare la tua pratica senza danno, una buona insegnante ti aiuta anche in questo.

4. NESSUN CONFRONTO

Lo yoga è un viaggio alla scoperta del proprio corpo, delle sue possibilità, della mente e delle sue capacità. Un viaggio che dal corpo porta alla scoperta di sè.

Lo Yoga è  un viaggio, il tuo viaggio.

Nella pratica non ci sono “livelli” o  praticanti “più bravi”. Ognuno affronta le proprie sfide, le proprie fatiche.

Ciò che è facile per te può essere difficile per qualcun altro e viceversa.

Tu, il tuo corpo, la tua mente, il tuo tappetino, questo è tutto quello che conta.

L’unico confronto che puoi fare e con la te stessa di ieri. Nessuno ha vissuto quello che hai vissuto tu e quindi il tuo percorso yogico, così come la vita, sarà unico e intenso in modo differente da quello di qualcun altro.

Lo Yoga ti aiuta ad amare ciò che sei e ciò che diventerai.

5. YOGA NELLA VITA QUOTIDIANA

Quello che impari sul tappetino lo puoi portare nella tua vita quotidiana. Non sto parlando di metterti in ufficio e fare le posizioni ma sto parlando di ciò che lo Yoga ti permette di apprendere.

L’azione perfetta senza scopo, ad esempio: un atto yogico che puoi compiere in casa o sul lavoro, per sentirti più serena. Anche questo è “fare yoga”.

Pratyahara: la ritrazione dei sensi. Imparare a schermarsi dal cibo tossico in un momento della tua giornata (emotivo, alimentare, stressogeno..) è un modo di “fare yoga” anche a casa o in ufficio.

Concentrarsi sul respiro, la nostra guida, anche quando una situazione il respiro te lo toglie e ti agita. Anche questo è “fare Yoga”.

Yoga è uno stile di vita.

Buona pratica!

 

 

 

 

 

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