Come sono cambiati gli atteggiamenti degli Italiani verso la sanità digitale

La tecnologia si rivela sempre più un valido alleato nella promozione del benessere e della salute, e gli italiani sembrano apprezzarne i benefici. L’atteggiamento positivo dei cittadini verso soluzioni come l’assistenza remota, evidenziato dai dati dalla ricerca condotta da Nomisma per UniSalute durante il lockdown del 2020, è stato poi ulteriormente confermato dai risultati dell’Osservatorio Sanità di Unisalute, realizzato nel 2021 in collaborazione con Nextplora. In Italia, la telemedicina sta guadagnando un ruolo sempre più rilevante nel campo della sanità.
L’assistenza remota e la sanità digitale sono innovazioni cruciali e necessarie: si pensi ai vantaggi derivanti dall’introduzione della ricetta elettronica o alla comodità del fascicolo sanitario elettronico, già operativo da diversi anni. Tuttavia, l’importanza di sviluppare ulteriormente la telemedicina è sempre più evidente, soprattutto nell’ottica di rendere più accessibili e inclusive le cure sanitarie di qualità, anche nelle situazioni in cui gli spostamenti fisici non sono possibili — mettendo in luce la necessità di mantenere un contatto tra medico e paziente anche a distanza — o in cui una maggiore digitalizzazione conterrebbe le lunghe liste d’attesaVediamo che cos’è l’assistenza sanitaria a distanza, quali sono le novità in merito e l’approccio degli italiani a questo tipo di soluzione.

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Il digitale al servizio della salute: che cos’è la telemedicina

La telemedicina è una modalità di erogazione di servizi sanitari che sfrutta le tecnologie digitali e di comunicazione per consentire l’accesso a cure mediche a distanza. 

Si tratta di un importante strumento per migliorare l’efficienza del sistema sanitario, ridurre i costi e garantire un’assistenza tempestiva e personalizzata. Attraverso la telemedicina, pazienti e medici possono interagire mediante videoconferenze, messaggi o applicazioni dedicate, senza la necessità di spostarsi fisicamente. Ciò si rivela particolarmente utile per chi vive in aree remote o necessita di monitoraggio costante, come nel caso delle persone che soffrono di malattie croniche

In Italia, la telemedicina ha conosciuto un notevole sviluppo durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, evidenziando il potenziale di questo approccio per la gestione delle future sfide in ambito sanitario. Tuttavia, il nostro Paese deve ancora lavorare sulla diffusione capillare delle infrastrutture e delle competenze digitali necessarie per garantire l’efficacia e l’accessibilità dei servizi di assistenza sanitaria a distanza su larga scala.

Telemedicina in Italia: la normativa

In Italia, la normativa che regolamenta la telemedicina è stata definita e aggiornata nel corso degli anni per adeguarsi all’evoluzione tecnologica e alle esigenze del sistema sanitario. 

Il Ministero della Salute ha riconosciuto l’importanza della telemedicina prima con le Linee di indirizzo nazionali nel 2014, poi con il Piano Nazionale per la cronicità del 2016, l’istituzione nel 2017 da parte dell’Istituto Superiore di Sanità del Centro nazionale per la telemedicina e le nuove tecnologie assistenziali, il Patto per la sanità digitale del 2018 e, infine, con l’aggiornamento nel 2022 delle Linee Guida sulla telemedicina

Queste ultime forniscono un quadro normativo di riferimento per l’implementazione e l’erogazione dei servizi di telemedicina, garantendo la qualità, la sicurezza e la privacy dei dati dei pazienti. Le Linee Guida stabiliscono le responsabilità delle Regioni e delle Province Autonome nella pianificazione, organizzazione e finanziamento dei servizi di assistenza sanitaria digitale a distanza e delineano i requisiti tecnici e professionali per i medici e gli operatori coinvolti. 

Inoltre, la normativa italiana prevede la necessità di garantire l’interoperabilità tra i diversi sistemi di telemedicina, affinché i dati sanitari possano essere condivisi e utilizzati in modo efficiente all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. Nonostante gli sforzi legislativi e le risorse destinate allo sviluppo della telemedicina in Italia, rimangono ancora delle sfide da affrontare per garantire una diffusione capillare e un’effettiva integrazione di questi servizi

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Gli ambiti di applicazione della telemedicina

La telemedicina comprende una vasta gamma di prestazioni, che possono essere suddivise in diverse categorie a seconda delle modalità di erogazione e delle finalità. Tra i principali tipi troviamo:

  1. teleconsulenza: si tratta di consulenze mediche a distanza tra paziente e medico, effettuate tramite videochiamate, chat o applicazioni dedicate. Questo servizio permette di risolvere dubbi, ricevere consigli e gestire la prescrizione di farmaci senza la necessità di spostarsi fisicamente.
  2. Telemonitoraggio: consiste nel monitoraggio a distanza dei parametri vitali e delle condizioni di salute dei pazienti, in particolare di coloro che soffrono di patologie croniche, come il diabete, l’ipertensione o l‘insufficienza cardiaca, consentendo un controllo costante dei parametri vitali e un intervento tempestivo in caso di necessità. 
  3. Teleconsultazione: prevede la collaborazione tra specialisti di diversi ambiti sanitari, che possono condividere diagnosi, terapie e consigli utilizzando sistemi di comunicazione avanzati. Questo approccio consente di migliorare la qualità delle cure e ridurre i tempi di attesa.
  4. Teleriabilitazione: si riferisce a programmi di riabilitazione personalizzati, erogati a distanza sotto la supervisione di terapisti e fisioterapisti. La teleriabilitazione può essere utile per pazienti con grandi difficoltà motorie o che vivono in aree remote.
  5. Telesoccorso: riguarda l’assistenza a distanza in situazioni di emergenza, grazie all’utilizzo di tecnologie che consentono la comunicazione tra soccorritori e medici specialisti per la gestione ottimale delle emergenze mediche.
  6. Teleformazione: si tratta dell’impiego della telemedicina per la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario, attraverso corsi, seminari e altre attività didattiche erogate online.

La telemedicina può anche essere impiegata nella gestione delle emergenze e nelle aree remote, garantendo l’accesso a cure mediche specialistiche e tempestive anche laddove le infrastrutture sono carenti o difficilmente raggiungibili.  Inoltre, facilita la collaborazione tra specialisti, attraverso la teleconsultazione, permettendo la condivisione di diagnosi e terapie in tempo reale, nonché la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario. 

Dalla territorialità all’usabilità: gli aspetti su cui puntare

La telemedicina e la digitalizzazione rappresentano due delle principali risorse su cui il Governo vuole concentrarsi mediante il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per potenziare l’assistenza sanitaria a livello locale e trasformare l’abitazione nel luogo principale di cura. 

Il rafforzamento della rete territoriale è tra gli aspetti più urgenti da affrontare, in particolare per i pazienti con fragilità e patologie croniche. La telemedicina può contribuire a questo obiettivo, poiché grazie all’implementazione di servizi a distanza, gli ospedali potrebbero essere sostenuti da una solida rete locale e i pazienti avrebbero una maggiore protezione, senza dover necessariamente muoversi.

Tra gli altri aspetti da migliorare, c’è anche lo sviluppo del fascicolo sanitario elettronico, la piena digitalizzazione delle strutture ospedaliere e una maggiore usabilità dei servizi digitali della sanità.

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L’approccio degli italiani alla telemedicina

La crisi del Covid-19 ha messo in evidenza l’importanza di disporre di un sistema sanitario robusto, adeguatamente finanziato e diffuso su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, la realtà attuale è molto diversa: secondo l’ultimo “Rapporto civico sulla salute” realizzato dall’organizzazione no profit Cittadinanzattiva, molti servizi di prevenzione essenziali, come mammografie, ecografie e visite ortopediche, richiedono tempi di attesa superiori a un anno. A causa di questi ritardi, nel 2021, un cittadino su dieci ha dovuto rinunciare alle cure.

In questo contesto, la tecnologia potrebbe offrire un aiuto significativo per aumentare l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale italiano. Gli strumenti forniti dalla digitalizzazione della sanità stanno guadagnando sempre più popolarità tra medici e pazienti. 

Il rapporto di Cittadinanzattiva esamina il panorama della telemedicina in Italia, presentando i dati raccolti dall’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano. Secondo queste analisi, la pandemia ha dato un impulso significativo all’adozione dell’assistenza sanitaria digitale a distanza: prima dell’emergenza, l’uso era inferiore al 10%, mentre durante la crisi, ha superato il 30% per molte applicazioni.

Il servizio più impiegato è il teleconsulto, ovvero la discussione di casi clinici tra centri diagnostici distanti tra loro, adottato dal 47% degli specialisti e dal 39% dei medici di medicina generale. Seguono la televisita, ossia la visita medica a distanza, spesso effettuata tramite videochiamata, e il telemonitoraggio, utilizzato dal 23% degli specialisti e dal 43% dei medici di medicina generale.

Nonostante la crescente diffusione tra i professionisti, la telemedicina rimane scarsamente utilizzata dai pazienti, principalmente a causa di un’offerta ancora limitata e poco accessibile. I pazienti tendono a preferire strumenti semplici e consolidati, come telefonate o videochiamate, mentre i servizi di telemedicina più strutturati non sono ancora riusciti a entrare nelle abitudini quotidiane della popolazione. Secondo il rapporto, l’8% dei pazienti utilizza la televisita, il 6% la tele-riabilitazione e il 4% il telemonitoraggio. Tuttavia, il rapporto sottolinea un elevato interesse da parte degli utenti, segno che il settore è destinato a crescere in futuro.

Il digitale si rivela dunque un valido aiuto per la salute di tutti, e dedicarsi a controlli regolari e agli esami suggeriti dal medico dovrebbe essere sempre tra le priorità, poiché rappresentano un elemento cruciale nella prevenzione di numerose malattie. Sia la prevenzione che il trattamento, infatti, sono fondamentali per il benessere. 

 


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