Dugongo: storia, caratteristiche e comportamento

Il dugongo – nome scientifico Dugong dugon – è una delle specie marine in via di estinzione. Rientra oggi tra le specie protette, ma nonostante questo continua ad essere in via di estinzione e bisognerebbe fare di tutto per evitare che anche gli ultimi esemplari rimasti non riescano a riprodursi.

E’ un mammifero acquatico, classificato nell’ordine dei Sirenidi. Il rischio di estinzione deriva dal fatto che si pratica ancora la caccia illegale, di cui questo mammifero è vittima perché la pelle, i denti, le ossa, l’olio e la carne riescono ad essere piazzati in commercio a prezzi elevati. Le zone in cui vive sono le acque costiere tropicali ed è un animale erbivoro.

Storia del dugongo

E’ interessante scoprire la storia del dugongo per conoscere meglio questo mammifero marino. Sembra che questo animale sia presente sulla Terra da 60-65 milioni di anni e che sia un discendente dei Sirenii. Inizialmente si trattava di quadrupedi in grado di vivere sulla terraferma, ma con una struttura che consentiva loro di muoversi anche in acqua.

L’evoluzione ha poi portato ad una modifica della loro dentatura, che ha accompagnato il cambio di alimentazione. Il dugongo oggi è un animale acquatico erbivoro, come chiaramente visibile osservando la dentatura.

La storia è interessante, perché molti ritengono che sia stato proprio questo animale la fonte di ispirazione per l’invenzione delle sirene. Al mammifero sono stati associati nel corso dei secoli sia significati positivi che negativi, infatti alcuni pensano che questo animale porti fortuna, altri invece ritengono che lo stesso porti sfortuna.

Caratteristiche di questo animale

Vediamo ora le caratteristiche del dugongo, per conoscere ancora meglio questo mammifero acquatico. E’ un mammifero dalle dimensioni elevate e può arrivare anche a 3 metri di lunghezza. Il peso di un esemplare adulto può raggiungere i 400-500 chili e per questo animale i pesi maggiori sono ottenuti dagli esemplari femmine.

E’ caratterizzato da un muso ricoperto di setole. La coda richiama quella della balena, infatti è bilobata, mentre il corpo è più simile a quello di un lamantino ed appare molto massiccio. Proprio a causa della sua corporatura, ci si riferisce spesso a questo animale con l’espressione mucca di mare. Le narici sono di grosse dimensioni e contrastano con le orecchie e gli occhi che sono piccoli.

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Comportamento del dugongo

Concludiamo la scheda di questo mammifero parlando del comportamento del dugongo. Questi animali sono in grado di vivere da soli, ma preferiscono spesso trascorrere la loro vita in coppia o in gruppo. I gruppi possono essere anche molto numerosi e raggiungere un centinaio di esemplari.

Trascorrono le loro giornate sia in superficie – risalgono per galleggiare e per prendere fiato – che sul fondo del mare. E’ proprio sui fondali che vanno infatti a caccia degli alimenti da ingerire: ricordiamo che si tratta di animali erbivori e segnaliamo che possono assumere fino a 30 kg di alimenti al giorno.

Per quanto riguarda la fase di corteggiamento, questa è molto lunga e vede più maschi contendersi l’esemplare femmina. Sarà proprio l’esemplare femmina a scegliere alla fine con quale maschio accoppiarsi e dopo il concepimento si avrà una gestazione di dodici mesi. Ogni gravidanza darà vita ad un solo esemplare e questo spiega come mai il rischio di estinzione è molto alto, perché non sono animali che si riproducono velocemente.

Di solito il piccolo resta con la madre per i primi diciotto mesi, dopo i quali può decidere se allontanarsi dai genitori e dal gruppo o se continuare a trascorrere la sua vita con il gruppo nel quale è cresciuto. In media il nuovo esemplare nato impiega circa sei minuti per fare il suo primo respiro in superficie.

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