Granarolo dice stop alla produzione di latte fresco per limitare gli sprechi alimentari

I prodotti freschi che affollano i banchi dei supermercati – come pane, latte, frutta e verdura – rappresentano la fetta maggiore dello spreco alimentare, i cui numeri sono ancora troppo alti e hanno ricadute pesanti sull’economia e sull’ambiente.

Alcuni brand e catene di supermercati stanno mettendo in atto strategie per provare a limitare i numeri dello spreco alimentare e ridurre la quantità di cibo che ogni giorno viene buttata.

Si inserisce in questo filone l’iniziativa di Granarolo, brand italiano che si occupa di produrre latte e prodotti caseari, di non produrre più latte fresco, sostituendolo con latte pastorizzato a temperatura elevata.

Questa modifica nella produzione porta a un allungamento della shelf-life del prodotto (ovvero della sua “vita” sullo scaffale del supermercato), che passa da sei a dieci giorni. Un prodotto che dura di più ha maggiori possibilità di essere consumato prima della scadenza, e questo aiuterà a ridurre lo spreco.

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La maggior parte dei consumatori tende ad acquistare il latte con la scadenza più lontana nel tempo, in modo da avere più giorni per consumarlo. Contemporaneamente, i dipendenti dei supermercati rimuovono le bottiglie dagli scaffali prima ancora che queste scadano o nel giorno stesso della scadenza, mandando così in discarica una enorme quantità di latte.

La scelta di Granarolo di non produrre più latte con scadenza a sei giorni ha proprio l’obiettivo di ridurre gli sprechi – soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo, dove la maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale di ciò che mangiamo si unisce a una diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori.

In Italia, il “latte fresco pastorizzato” ha una data di scadenza posta per legge a sei giorni dal confezionamento – anche se nella maggioranza dei casi, soprattutto grazie ai processi di pastorizzazione e alla catena del freddo, il prodotto può essere consumato anche dopo la data di scadenza riportata in confezione.

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Fonte: Granarolo

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