I benefici della danzaterapia

danzaterapia

La danzaterapia consiste nell’uso psicoterapeutico del movimento per migliorare salute e benessere, attraverso una integrazione degli aspetti emotivi, sociali, cognitivi e fisici. Fa parte delle cosiddette “arti terapie” e nel mondo anglosassone è stata impiegata già a partire dagli inizi del Novecento, nel Regno Unito, e dagli anni ‘40 negli Stati Uniti, soprattutto da alcune figure considerate dei veri e propri innovatori: si trattava, infatti, dei primi ballerini che sperimentarono la danza come forma di psicoterapia.

In questo articolo vedremo in dettaglio di che si tratta, tracciando per prima cosa un quadro generale sulle arti terapie.

Cos’è l’arte terapia?

L’arte terapia prevede l’utilizzo di tecniche e linguaggi artistici per riattivare dei processi creativi ed espressivi e, di conseguenza, favorire la crescita personale e migliorare la relazione con se stessi e con gli altri. Si tratta di un approccio olistico: corpo e mente sono interconnessi e inseparabili, i cambiamenti dell’uno generano quelli dell’altra, e viceversa.

danza terapia

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L’Arteterapeuta è una figura professionale che può lavorare in diversi contesti, come quello culturale, educativo, sociosanitario e riabilitativo, sia in maniera autonoma che all’interno di una equipe formata da altri professionisti. Quasi sempre si specializza in una sola disciplina. Esistono infatti cinque distinti profili:

  • Arteterapeuta
  • Danzamovimentoterapeuta
  • Musicoterapeuta
  • Teatroterapeuta
  • Drammaterapeuta.

Nel nostro Paese, l’arteterapia non è riconosciuta giuridicamente come attività professionale (come invece accade per infermieri, fisioterapisti, logopedisti e molte altre), ma dal 2016 è stata introdotta la norma UNI 11592 “Attività professionali non regolamentate – Figure professionali operanti nel campo delle Arti Terapie – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”, che fornisce le linee guida per i percorsi formativi in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework).

Approfondiamo dunque solo uno di questi ambiti, ossia la danzaterapia.

Danzaterapia: che cos’è e chi può beneficiarne

La Danzamovimentoterapia (DMT) parte dal presupposto che il movimento sia la prima forma di comunicazione che si sviluppa nell’essere umano. Cominciamo a muoverci nell’utero e continuiamo a farlo per tutta la durata della vita. È un linguaggio non verbale, che per i terapeuti è importante tanto quanto quello verbale.

Il movimento serve quindi prima di tutto a valutare la persona, per poi diventare uno strumento attraverso il quale compiere un percorso che affronti, in maniera integrata, gli aspetti emotivi, sociali, fisici e cognitivi dell’individuo. La danza è il cuore di questo lavoro psicoterapeutico, il cui obiettivo è migliorare la consapevolezza che la persona ha del proprio corpo, della mente e del comportamento, e accedere con più facilità a sentimenti e sensazioni autentiche. Non si tratta, quindi, di una lezione di ginnastica: non sono necessarie conoscenze pregresse o abilità nel ballo per la Danzamovimento terapia, che è adatta a tutte le età. Infatti, questa forma di terapia può aiutare:

  • i bambini, che spesso non riescono a comunicare tutto ciò che provano e vivono con le parole, può aiutare l’espressione di sé;
  • gli adolescenti e gli adulti, per cui può essere un aiuto per superare i meccanismi difensivi che si innescano a seguito di un trauma;
  • gli anziani: per loro il movimento è molto importante, perché aiuta a mantenersi attivi e contribuisce alla socialità; abbiamo visto, infatti, che il ballo è benefico anche durante la terza età. È facile comprendere, quindi, come anche la Danzamovimentoterapia possa rappresentare un valido alleato, perché aiuta a concentrarsi sul presente e a migliorare le condizioni di salute, anche nelle persone che soffrono di una perdita di memoria legata all’invecchiamento o a specifiche patologie.
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Vediamo adesso più in dettaglio in quali campi è solitamente applicata la DMT.

Condizioni trattate dalla Danzamovimentoterapia

La Danzamovimentoterapia si utilizza per diverse condizioni che compromettono la salute fisica e mentale, come depressione, disordini alimentari, dolore cronico, malattia di Parkinson, sindrome da deficit di attenzione e iperattività.

  • Secondo una pubblicazione del 2019, nelle persone che praticavano la DMT sono stati riscontrati livelli più bassi di depressione e ansia, oltre a un aumento delle abilità fisiche (camminare, girarsi e stare in equilibrio).
  • Nelle donne con disturbi alimentari, la DTM aiuterebbe a migliorare l’immagine di sé, come ha dimostrato un piccolo studio del 2020. L’efficacia è maggiore quando la DMT è svolta in combinazione con altri trattamenti tradizionali, come la terapia della parola.
  • Uno studio del 2018 su pazienti con fibromialgia ha riportato una diminuzione del dolore cronico dopo aver partecipato a un programma di danzaterapia della durata di 12/24 settimane.
  • Secondo la Parkinson’s Foundation, la DMT è benefica per i pazienti che soffrono della malattia di Parkinson perché migliora equilibrio, coordinazione e mobilità, oltre a una serie di problemi associati come depressione, cattiva digestione, ansia e affaticamento.
  • Uno studio del 2018 ha messo in luce che la DMT è un ottimo trattamento complementare per i bambini con ADHD. L’analisi, condotta su un campione tra i 6 e i 12 anni, ha infatti rivelato un miglioramento dei punteggi dei test in chi praticava la Danzamovimentoterapia.

I benefici della danzaterapia

La DMT, come abbiamo visto, può rappresentare una terapia utile in molte e diverse casistiche, poiché ha effetti positivi sia sulla salute fisica che su quella mentale ed emotiva, dovuti all’uso del movimento come linguaggio e amplificati anche dalla musica.

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La Danzamovimentoterapia offre infatti a chi la pratica:

  • la possibilità di esprimere le proprie emozioni liberamente;
  • allevia lo stress;
  • contribuisce al miglioramento e mantenimento della forma fisica, così come a quello generale delle capacità motorie;
  • aumenta sia la fiducia che l’autostima.

Si tratta di benefici notevoli, che vanno a integrare quelli derivanti da altre terapie portate avanti a seconda della condizione di cui si soffre. Come sempre, è utile ricordare quanto sia fondamentale rivolgersi a un professionista che sappia guidare la persona lungo il percorso, che deve essere costruito ad hoc per le esigenze personali, e deve tenere conto anche di fattori legati, per esempio, all’età. Tuttavia, nonostante tutte le accortezze, purtroppo può capitare di farsi male mentre si fa attività fisica, e la danzamovimentoterapia non fa eccezione: per questo, può essere utile disporre di una polizza come Fisioterapia di UniSalute che garantisce trattamenti fisioterapici riabilitativi a tariffe agevolate.

Avete considerato questa possibilità?

 

Altre fonti

arttherapyit.org
adta.memberclicks.net

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