Istrice: caratteristiche, comportamento, alimentazione

Tra i mammiferi dall’aspetto più particolare l’istrice (nome scientifico Hystrix crisata) merita sicuramente un posto di rilievo. La particolarità di questo animale non riguarda però solo le sue caratteristiche fisiche, dal momento che anche dal punto di vista comportamentale vi sono delle singolarità curiose da conoscere.

Ad oggi si conoscono 12 specie differenti, le quali sono diffuse in tutto il mondo. L’Italia è uno dei paesi in cui questo mammifero ha trovato il suo habitat, che è rappresentato dalle zone rurali coltivate, ma anche dal deserto e dalle foreste. Sfortunatamente sebbene sia stato inserito nella lista degli animali protetti, questo piccolo mammifero è ancora oggi obiettivo di caccia per le caratteristiche pregiate della sua carne. Si spera che nei prossimi anni l’atteggiamento degli uomini nei confronti di questo animale possa migliorare.

Caratteristiche dell’istrice

L’istrice è un mammifero dalle dimensioni contenute. La lunghezza media di questo animale è di 60-80 cm, a cui vanno aggiunti i centimetri della coda, mentre il peso solitamente non è superiore ai trenta chili.

Gli esemplari maschi in media hanno dimensioni e peso maggiori. Sia gli occhi che le orecchie di questo animale sono di piccole dimensioni. L’istrice presenta poi delle vibrisse, le quali lo aiutano nell’orientamento, a rendersi conto dei potenziali pericoli dell’ambiente e anche a trovare ciò di cui alimentarsi.

Tutto il corpo di questo mammifero è coperto e protetto da lunghi aculei. Si tratta di peli che diventano più resistenti per l’elevata presenza di cheratina e che possono raggiungere i trentacinque centimetri di lunghezza. Gli aculei tengono al sicuro il corpo dell’istrice e rappresentano un sistema di difesa di questo animale contro i predatori.

Comportamento dell’istrice e strategie di difesa

Dal punto di vista comportamentale, questo mammifero può essere inserito tra gli animali notturni. Solitamente nelle ore di luce resta riparato tra le rocce, nelle cavità presenti nei tronchi degli alberi, oppure all’interno di cunicoli che egli stesso è in grado di scavare impiegando le sue unghie.

Le gallerie scavate nel terreno rappresentano le tane di questo animale e non solo dei momentanei ripari dai predatori. In genere gli istrici tendono a vivere con la famiglia e a restare nello stesso territorio, talvolta addirittura nello stesso cunicolo. Si tratta di animali monogami, uno dei rari esempi di monogamia in natura. In alcuni casi l’esemplare resta per tutta la vita con gli stessi membri della famiglia, seguendo i ritmi della famiglia stessa. 

Un comportamento da conoscere per comprendere meglio il carattere di questi mammiferi è quello che viene messo in atto tra mamma e figli: la mamma e i figli si leccano per rendere il legame più forte. Se da un lato gli aculei degli istrici sono molto taglienti, dall’altro questi animali sono dotati di una lingua dura e resistente, che non subisce lesioni quando entra in contatto con gli aculei. 

Quando l’animale si sente in pericolo può mettere in movimento i suoi aculei, allo scopo di ferire il predatore. Contrariamente a quanto si riteneva in passato, l’istrice non spara gli aculei, ma è possibile che a contatto con il predatore alcuni di essi si stacchino dal corpo dell’istrice e restino conficcati in quelli dell’avversario. Gli aculei non sono velenosi, il che significa che nella maggior parte dei casi la ferita provocata al predatore non si rivela mortale, a meno che non vada a colpire dei distretti anatomici particolari. L’istrice è un mammifero calmo e non assume mai l’atteggiamento da predatore, ma risponde solo a eventuali attacchi quando si sente in pericolo.

Cosa mangia questo mammifero?

Per conoscere questo mammifero è interessante informarsi anche sull’alimentazione dell’istrice. Si tratta di un animale vegetariano, che si nutre di rametti, germogli, erba e frutta e che va matto soprattutto per il mais, l’uva e le patate. Sporadicamente aggiunge alla sua alimentazione dei frammenti di ossa, dai quali recupera la quota di calcio di cui ha bisogno. L’alimentazione vegetariana di questo animale rappresenta una differenza fondamentale con il riccio, che è invece un animale carnivoro e predilige un’alimentazione a base di insetti e larve.

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