Ligustro: cos’è, come si coltiva, potatura

Per la realizzazione di una siepe ornamentale è bene scegliere piante adatte in base alle dimensioni delle spazio da delimitare e alle caratteristiche della pianta in questione. Il ligustro è una pianta sempreverde molto resistente e profumata oltre che particolarmente adatta per realizzare una siepe in poco spazio, come in un giardino di 50-60 m2 che si desidera delimitare ed abbellire. 

E’ un arbusto resistente alla siccità, adatto a tutti i tipi di terreni fertili. Deve però essere protetto dal vento, motivo per cui è bene disporlo in una zona riparata del giardino. E’ un genere di pianta che comprende diverse varietà. Si tratta di una pianta di facile coltivazione, caratterizzata da una crescita molto rapida e dalla presenza di piccoli fiorellini color bianco-crema raggruppati in mazzetti. 

Ligustro: le origini e la storia 

Il ligustro prende il norme dal latino ligare per la flessibilità dei suoi rami, utilizzati in agricoltura per la legatura delle piante. E’ una pianta originaria della Cina meridionale, della Corea, del Giappone, di Taiwan ma anche dell’Africa settentrionale e dell’Europa centro-meridionale che sopravvive a varie condizionali ambientali ma soprattutto nelle zone a clima mite.

E’ stata introdotta in Italia per abbellire i giardini e realizzare barriere e siepi sempreverdi. In passato si pensava che la pianta avesse proprietà curative e spesso le bacche venivano usate come colorante alimentare. 

In realtà è stato dimostrato che non solo non ha proprietà curative ma addirittura che le bacche sono velenose per l’uomo in quanto contengono un glucoside che può causare gravi disturbi del tratto gastro-intestinale e paralisi circolatorie che possono portare addirittura alla morte. 

Generalità di questa pianta

Il ligustro è una pianta che appartiene alla famiglia delle oleacee. Questo genere comprende varie specie di arbusti e alberi caratterizzati dalla presenza di foglie sempre verdi o semi-sempreverdi a seconda del tipo di terreno e dell’esposizione ai raggi del sole. 

In linea generale si tratta di una pianta che raggiunge al massimo i 5-6 metri di altezza, con foglie ovali che sono lunghe circa 10 cm e larghe circa 5 cm oppure affusolate e con punta sottile a seconda della specie. Le foglie hanno inizialmente un colore rossastro che poi si trasforma in verde scuro con la punta superiore lucida e quella inferiore opaca. 

Il ligustro presenta una corteccia grigio-marrone e liscia e dei fiori di colore bianco-crema raggruppati in pannicoli di circa 20 cm. I fiori sono presenti da inizio estate fino a fine autunno, dopodiché si trasformano in piccole bacche nere di circa 1 cm, ottimo alimento per gli uccelli ma velenose per l’uomo. 

Come si coltiva il ligustro?

La pianta di ligustro preferisce zone soleggiate o in semi-ombra e temperature miti che inverno non siano inferiori ai 10°C. Si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno anche se preferisce quello particolarmente fertile e calcareo, generalmente misto a sabbia o ad altre sostanza drenanti. 

Resiste bene anche a periodi di siccità ma nelle regioni particolarmente calde è opportuno irrigarlo almeno ogni 20 giorni. In base al tipo di terreno il ligustro va concimato a fine inverno con sostanze fertilizzanti a lento rilascio per favorire la fioritura. La concimazione va sospesa durante l’inverno poiché questa pianta entra in riposo vegetativo.

Ligustro: potatura e moltiplicazione

Il ligustro è una pianta che per mantenere la sua forma armonica va potata una volta all’anno. La potatura deve essere effettuata nel mese di marzo e per favorire la fioritura vanno accorciati tutti i rami ed eliminati quelli secchi e danneggiati. 

La moltiplicazione del ligustro avviene per seme o per talea. Le talee devono essere prelevata tra settembre ed ottobre, interrate a distanza di 15 cm l’una dall’altra e trattate con un ormone radicante. Il terreno deve essere costituito da parti uguali di torba e sabbia e deve essere mantenuto costantemente umido fino alla comparsa delle foglie. 

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