Mal di gola nei bambini: gli errori da evitare

Gola e linfonodi ingrossati, placche, tonsille dolenti, febbre, mal di testa, inappetenza: in una parola mal di gola, tra i più classici malanni di stagione.

Se è vero che il maggior numero di agenti patogeni, virus e batteri, si trasmettono attraverso le alte vie respiratorie, ossia proprio tramite la gola ed il naso, come comportarsi quando sono i nostri bambini a soffrire di faringite e tonsillite?

Ecco una guida pratica su come agire per evitare gli errori più comuni e curare il mal di gola dei bambini in maniera efficace e rapida.

Mal di gola nei bambini: non tutti sono uguali

Uno studio, dell’University of Washington a Seattle, pubblicato sul British Medical Journal e basato su 48 ricerche su bambini che lamentavano un’infezione del tratto respiratorio, ha dimostrato che nel 90% dei casi, per le otiti dei bambini il tempo di guarigione è di 8 giorni, 15 giorni in caso di raffreddore, 25 giorni per la tosse e fino a 7 giorni per il mal di gola.

In mancanza di tosse e raffreddore, il mal di gola prende il nome di faringite. Indagini epidemiologiche hanno dimostrato che nel 70% dei casi queste sono causate da virus e di solito si risolvono in circa una settimana senza necessità di antibiotici.

Quando invece il bambino soffre di tonsillo-faringite, essa è provocata da un batterio, di solito lo Streptococco Beta-emolitico di gruppo A (SBEGA), che se non trattato efficacemente, può provocare anche gravi complicazioni a medio e lungo termine, come la malattia reumatica.

mal di gola visita

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Come capire di che tipo di mal di gola si tratta?

In caso di mal di gola nei bambini, il dolore non deve allarmarci, è semplicemente il sintomo principale che segnala un’infiammazione in atto, a carico della faringe o delle tonsille, le quali possono arrossarsi, fino a ricoprirsi di essudato, dando luogo alle cosiddette “placche“.

Queste, a loro volta, sono causate dalla reazione del sistema immunitario del bambino che sta combattendo contro l’infezione e non sono necessariamente correlate a un batterio, infatti possono comparire anche in presenza di patologie virali.

In generale, è possibile affermare che sintomi come tosse, raffreddore, raucedine e congiuntivite, se presenti tutti assieme, indicano un’infezione virale mentre l’assenza di questi sintomi in contemporanea e la presenza in gola di piccole chiazze rosse, oltre che di febbre alta, possono far pensare a un’infezione batterica.

Tuttavia, l’unico criterio affidabile di diagnosi nel caso di mal di gola nei bambini, è il tampone faringeo o, per ottenere una risposta più veloce, il test rapido. A seguito di questi esami, infatti, il pediatra sceglierà la terapia più adeguata: per questo è utile ricordare che non bisogna mai iniziare la terapia antibiotica senza prima aver accertato la condizione batterica della patologia e dopo valutazione del pediatra.

L’antibiotico, generalmente amoxicillina, prevede di norma una terapia di 10 giorni che deve aver inizio entro 9 giorni dal manifestarsi dei sintomi ma non prima, come detto, di aver effettuato l’esame microbiologico del cavo faringeo del bambino.

tampone faringeo bambini

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Possibili complicanze causate da SBEGA

La malattia reumatica, una malattia infiammatoria acuta, ha una maggiore frequenza nella fascia d’età 5-15 anni ed è la complicanza più pericolosa che si può presentare successivamente a un’infezione mal trattata da streptococco SBEGA.

Essa provoca febbre, dolori e gonfiori articolari e può riguardare anche le valvole cardiache e il sistema nervoso centrale. La diagnosi avviene sempre per mezzo di esami specifici, tra cui l’ecocardiografia, atti a individuare l’eventuale presenza dei cosiddetti “criteri diagnostici di Jones”, che evidenziano la presenza di malattia reumatica. Il trattamento prevede antibiotici, antinfiammatori non steroidei e cortisonici, se coinvolto il cuore.

Prima difesa dal mal di gola nei bambini

Nel caso in cui il mal di gola nei bambini sia lieve e passeggero, è possibile mettere in pratica alcuni consigli generali:

  • evitare di somministrare bevande calde che possono irritare gola e mucose
  • idratare molto
  • somministrare verdura e frutta fresca anche frullata se necessario
  • non ricorrere a spray, collutori e caramelle antisettiche (le prove sulla loro efficacia nel processo di guarigione sono scarse)
  • provare con risciacqui lenitivi a base di malva e camomilla per dare sollievo all’irritazione
  • evitare sbalzi di temperatura e coprire la gola con una sciarpa
  • ricorrere a lavaggi nasali con soluzione fisiologica.
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Come curare la faringo-tonsillite?

La terapia deve essere indicata dal pediatra: le cure generalmente prevedono la prescrizione di antinfiammatori, antibiotici e, in caso di febbre, antipiretici. In particolare:

  • gli antinfiammatori e gli antipiretici quali Paracetamolo ed Ibuprofene aiutano a ridurre l’infiammazione ed abbassare la febbre se alta;
  • gli antibiotici evitano la presenza di complicanze e riducono collateralmente i sintomi.

La prevenzione

Per prevenire la faringo-tonsillite è possibile attuare alcune azioni per ridurre al minimo l’insorgenza della malattia nei bambini:

  • non esporre il bambino al fumo di sigaretta
  • limitare per quanto possibile l’esposizione del bambino all’inquinamento
  • mantenere una buona percentuale di umidità in casa, poiché spesso i mal di gola possono essere dovuti alle condizioni errate dell’ambiente domestico
  • mantenere una temperatura domestica ideale, attorno ai 19-20°C
  • se necessario, ricorrere a una terapia preventiva a base di immunostimolanti come pappa reale o echinacea e supplementi vitaminici (A e C) in grado si stimolare e rafforzare il sistema immunitario (chiedere sempre consiglio al proprio medico pediatra)
  • introdurre nella dieta del bambino frutta e verdura con regolarità.

Mal di gola nei bambini e patologie correlate

Esistono delle possibili patologie correlate al mal di gola, ovvero complicanze infiammatorie che possono interessare l’orecchio medio e gli occhi. Il dolore d’orecchio, ad esempio, è un’infiammazione associata spesso alla faringite e legata al fatto che gola e l’orecchio comunicano tramite il condotto di Eustachio e da cui è possibile che vengano trasmessi virus e batteri.

Altra spiacevole conseguenza del mal di gola può essere la congiuntivite, con conseguente copiosa lacrimazione di uno o di entrambi gli occhi. Essa è dovuta spesso agli adenovirus che causano febbre alta per circa una settimana, dolore e ingrossamento dei linfonodi sottomandibolari e nei pressi dell’orecchio.

In ogni caso, non bisogna improvvisare trattamenti o rimedi casalinghi, bensì rivolgersi al pediatra che tratterà nel modo più adeguato la patologia associata al mal di gola nel bambino.

Per monitorare la salute dei nostri figli, migliorare il loro stile di vita e proteggerli, UniSalute mette a disposizione Protezione Famiglia Ragazzi con cui è possibile usufruire del servizio “Il pediatra risponde”, per avere informazioni in merito alla salute dei nostri figli.
Perché non approfittarne?

Fonti:

Salute.gov.it
Ansa.it
Ospedalebambinogesu.it

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