“Risparmiamo energia non riportando indietro gli orologi a ottobre”, gli scienziati chiedono di mantenere l’ora legale

A fine mese saremo chiamati ad abbracciare per l’ennesima volta l’ora solare, ma spostare le lancette indietro potrebbe rivelarsi deleterio per milioni di famiglie che stanno affrontando le conseguenze della grave crisi energetica in atto. A ribadirlo è anche il professor Aoife Foley, esperto di energia pulita presso la Queen’s University di Belfast, che ha lanciato un appello al Governo britannico per chiedere l’abolizione dell’ora solare. 

In questo modo riduciamo la domanda di elettricità sia commerciale che domestica. – sottolinea l’esperto ai microfoni del quotidiano Belfast Telegraph. –  Non riportare indietro gi orologgi ad ottobre farebbe risparmiare molta energia, taglierebbe le bollette e le emissioni di carbonio.

Secondo quanto calcolato dal professor Foley, mantenendo l’ora legale ogni famiglia porterebbe ad un risparmio di oltre £ 400 sulle bollette elettriche, pari a circa 460 euro. In pratica le spese verrebbero tagliate di circa £ 1,20 al giorno. E sarebbe un vantaggio non indifferente in un contesto storico ed economico come quello che stiamo vivendo adesso, specialmente a causa della guerra in Ucraina.

“A seconda delle condizioni meteorologiche quest’inverno, è molto probabile che potremmo aver bisogno di iniziare a razionare l’energia molto seriamente per evitare problemi energetici maggiore a dicembre e gennaio, quando le riserve di gas iniziano a scarseggiare” fa notare Foley.

Gli appelli a favore dell’abolizione dell’ora solare

L’ora legale è stata introdotta nel 1916 proprio in Gran Bretagna per tagliare la domanda energetica durante la guerra mondiale e godere di un’ora di luce in più e poi gli altri Paesi europei, Italia compresa, si sono adeguati. Ormai da tempo associazioni di tutela dei consumatori ed esperti spingono a favore dell’abolizione dell’ora solare per una serie di vantaggi sull’ambiente e sulle tasche dei cittadini.

L’ora legale tutto l’anno, infatti, ci porterebbe a risparmiare fino a 2,7 miliardi di euro nel 2023 sulle bollette della luce, secondo le stime del Centro Studi di Conflavoro PMI (Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese).

A tal proposito Consumerismo No Profit e SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale) hanno lanciato una petizione – che ha già ottenuto oltre 58mila adesioni – sulla piattaforma Change.org per chiedere l’abolizione del passaggio semestrale all’ora solare. Un’ora di luce aiuterebbe anche la lotta all’inquinamento, dato che il risparmio energetico stimato permetterebbe di tagliare le emissioni inquinanti per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 l’anno.

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Fonte: Belfast Telegraph 

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