Quali Regioni rischiano la zona arancione e quali quella gialla da lunedì?

Il nuovo, preoccupante aumento dei contagi da Covid-19 rischia di far cambiare colore a molte regioni italiane, con il conseguente ritorno alle restrizioni

La situazione sanitaria in Italia precipita. Malgrado ormai quasi il 90% della popolazione over 12 abbia ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid, il numero dei positivi continua a salire e a registrare nuovi record: 1,2 milioni di casi solo nell’ultima settimana – complice anche la diffusione della variante Omicron, altamente infettiva.

A causa dell’aumento vertiginoso del numero dei nuovi positivi e della crescente pressione sugli ospedali e, in particolare, sulle terapie intensive, molte regioni italiane potrebbero cambiare colore: la cabina di regia è riunita in queste ore e, dopo l’analisi dei esperti e il parere del Comitato Tecnico Scientifico, il Ministro della Salute Speranza firmerà le nuove ordinanze. Stando ai dati Calabria, Piemonte e Sicilia potrebbero passare in fascia di rischio arancione già dal prossimo lunedì, 17 gennaio: la Calabria ha le intensive occupate al 20% e i reparti ordinari al 38%; il Piemonte, rispettivamente 23% e 33%; la Sicilia, infine, ha attualmente i reparti di terapia intensiva occupati al 20% e i reparti Covid al 33%.

Queste però non sono le uniche regioni a rischio sul territorio nazionale: l’aumento dei casi è della pressione sulle strutture ospedaliere, infatti, riguarda tutte le regioni e, se il trend in ascesa non si inverte, per fine gennaio più di metà dello stivale potrebbe diventare arancione. Si stima infatti che, nelle prossime settimane, anche Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, provincia di Trento, Toscana e Veneto (che hanno già sforato la soglia del 20% degli occupati nelle terapie intensive) potranno passare in fascia di rischio arancione – insieme a Liguria, Umbria, Lombardia e Valle d’Aosta (in cui è stato già superato il 30% dell’occupazione nei reparti Covid).

Per scongiurare il rischio di nuove chiusure e restrizioni, che potrebbero incidere pesantemente sulla ripresa dell’economia a livello locale, i governatori delle regioni chiedono al Governo e all’Istituto Superiore di Sanità di rivedere i parametri che portano al cambio di colore: la proposta è quella di conteggiare, nel parametro relativo all’occupazione delle terapie intensive, solo i casi positivi al Covid – escludendo così dal novero i pazienti affetti da altre patologie, che falserebbero il risultato finale.

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Fonte: ANSA

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