P&G per l’Italia: le Aule Natura

Procter & Gamble, la più grande azienda al mondo di beni di largo consumo, ha preso parte a un progetto realizzato dal WWF in nome della sostenibilità: l’obiettivo è quello di aumentare gli spazi verdi all’interno delle aree urbane da dedicare ai bambini.

Le Aule Natura di P&G per l’Italia hanno il compito di trasformare gli spazi esterni delle scuole in vere e proprie aule a cielo aperto, avvicinando i bambini, capisaldi del futuro, a un approccio più green e rispettoso dell’ambiente. La previsione è di aprirne più di 50 entro il 2024.

Che cosa sono le Aule Natura

Le Aule Natura sono delle aree esterne alle scuole adibite a luoghi di apprendimento in cui offrire ai bambini un contatto diretto con il verde della natura. Il progetto nasce nel 2020, in piena pandemia, da un’idea di WWF Italia, che lo ha concretizzato al termine del lockdown; P&G ha subito apprezzato e sostenuto il progetto, decidendo di collaborarvi.  Le Aule Natura rappresentano un nuovo approccio alla didattica, che permette agli studenti di fare lezione all’aria aperta, circondandosi di siepi, di fiori, di alberi e anche di orti in cui coltivare frutta, verdura e piante aromatiche. L’obiettivo è quello di insegnare ai bambini non soltanto la didattica frontale tradizionale, ma anche il contatto con l’ambiente e il rispetto per la terra e per tutto ciò che li circonda. Fondamentale è anche l’importanza data ai rapporti umani: le Aule Natura vogliono essere, infatti, luoghi di aggregazione in cui relazionarsi con gli altri e fare squadra per prendersi cura del nostro pianeta.

Ma non è tutto. Si stima che nelle città metropolitane più industrializzate ben l’80% delle aree pubbliche siano occupate dai mezzi di trasporto e che i bambini non abbiano luoghi esterni in cui poter giocare e fare attività fisica. I più colpiti risultano essere quelli che rientrano nella fascia d’età che va dai 6 ai 13 anni, portati maggiormente a rimanere attaccati al monitor della TV, del tablet o del telefonino. Come hanno messo in evidenza gli specialisti, i ragazzi che non possono godere del contatto con l’aria aperta riescono a colmare questo deficit di verde attraverso le Aule Natura, traendone benessere sia a livello fisico che mentale.

aula natura

Le tappe delle Aule Natura

Il 22 aprile 2022 durante le celebrazioni dell’Heart Day il WWF e Procter & Gamble hanno annunciato l’arrivo e l’apertura di altre 24 Aule Natura realizzate in diverse scuole italiane: più di 5000 alunni potranno fruire di lezioni a cielo aperto con l’obiettivo di promuovere un approccio proattivo verso la natura.

Del progetto, in continua evoluzione, si è parlato anche al Green Blue Days 2022 di Taranto, un tre giorni di workshop con il tema centrale dello sviluppo sostenibile. Altre tappe importanti sono state, lo scorso ottobre, l’inaugurazione delle nuove Aule Natura di Reggio Emilia e di Ascea Marina, due progetti di rispettivamente 500 e 180 mq, in cui la multinazionale Procter & Gamble e il WWF hanno rilanciato il progetto di 50 Aule Natura entro il 2024 che coinvolgeranno diversi istituti scolastici italiani. Non solo Reggio Emilia e Ascea Marina, anche Civitavecchia ha avuto il 22 ottobre di quest’anno la sua Aula Natura che comprende oltre a uno spazio verde di più di 150 metri quadri, anche una serra riqualificata con piante che richiedono poca acqua e capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici.

Candidarsi per avere un’Aula Natura

Come è messo bene in evidenza dal WWF tutte le scuole hanno il diritto di candidarsi per progettare e realizzare un’Aula Natura, specie quelle scuole che presentano contesti urbani in cui il verde scarseggia pesantemente.

Sono richiesti però alcuni requisiti tecnici specifici come una superficie da adibire ad Aula Natura non inferiore agli 80 metri quadri. Per potersi candidare è necessario essere scuole primarie o istituti comprensivi, avere pochi o nessuno spazio verde o essere scuole inserite in contesti particolari caratterizzati da problemi di natura ambientale o sanitaria o da un’altra percentuale di bambini che si trovano in una situazione di svantaggio. Ovviamente, la scuola può candidarsi solo ed esclusivamente dopo aver ottenuto l’assenso del dirigente scolastico e anche dell’amministrazione comunale in cui la scuola è ubicata.

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