Prevenire dopo i 60: a quali esami sottoporsi?

Decidere di sottoporsi a esami periodici specifici è una buona abitudine che consente di tenere sotto controllo il proprio stato di salute in qualsiasi momento. È, tuttavia, tendenza comune sottoporsi a un check-up solo in presenza di sintomi o disturbi particolari, ma gli esperti consigliano di non trascurare la prevenzione, soprattutto dopo i 60 anni. A partire da questa fase, infatti, il corpo umano va incontro a un naturale processo di invecchiamento. Fino a qualche anno fa in termini anagrafici i 60 venivano considerati l’anticamera dell’anzianità, ma questa soglia è stata spinta di almeno un decennio più avanti. Chi sono i nuovi anziani, e quali sono i principali controlli medici a 60 anni? Affrontiamo questi temi nello specifico.

Anzianità: oltre la soglia dei 75

È stata ribattezzata la “rivoluzione dell’età”, che sposta la soglia dell’anzianità da 65 a 75 anni. Un passaggio ufficializzato dalla Società italiana di gerontologia e geriatria (SIGG) che fotografa, da un lato, la più alta aspettativa di vita (85 anni per le donne, 83 per gli uomini), dall’altro le condizioni generali dei sessantacinquenni di oggi che godono di buona salute e conducono una vita molto attiva. Per preservare i benefici di una perfetta forma fisica è consigliabile tenere d’occhio tutti gli indicatori di quelle patologie che insorgono con l’avanzare dell’età.

Controlli medici a 60 anni: quali sono i principali?

Ossa, cuore, sangue, vista, udito e apparato uro-genitale sono sorvegliati speciali, sia per gli uomini che per le donne: l’abitudine di effettuare screening periodici permette di intervenire tempestivamente, anche in caso di patologie serie. Vediamo quali sono i controlli più importanti.

Esami del sangue

Inserire nelle proprie abitudini di prevenzione esami del sangue periodici consente di monitorare i livelli di glucosio e colesterolo, minimizzando così il rischio di infarto e ictus. Uno sguardo ai valori delle transaminasi, inoltre, permette di tenere sotto controllo le condizioni del fegato.

Esami del sangue

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Mineralometria Ossea Computerizzata

La Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) è consigliata a chi ha compiuto 60 anni perché permette di valutare la quantità di calcio presente nelle ossa. Con l’avanzare  dell’età, infatti, aumenta, il rischio di demineralizzazione ossea, principale causa dell’osteoporosi, molto frequente negli anziani. Particolarmente soggette le donne in menopausa: la scomparsa del ciclo mestruale, e con esso la relativa produzione ormonale, riduce anche i livelli di calcio nelle ossa.

Visita cardiologica

Tra i rischi connessi all’età avanzata c’è anche quello di sviluppare patologie cardiovascolari. È per questo che tra gli esami da inserire nella propria routine c’è la visita cardiologica, in particolar modo in caso di affanno, dolore al torace, o sensazione di stanchezza e debolezza. Un check-up cardiologico permette di valutare le condizioni del cuore e di diagnosticare ipertensione, aritmie cardiache, cardiomiopatia, patologie alle valvole cardiache e scompensi. Questo esame è imprescindibile per i soggetti cardiopatici o con protesi valvolari e pacemaker.

Visita cardiologica anziani

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Misurazione della pressione sanguigna

Tra i problemi a cui si va incontro dopo i 60 anni c’è poi l’ipertensione, una condizione legata all’elevata pressione del sangue nelle arterie. Spesso non presenta sintomi, dunque è particolarmente insidiosa anche perché strettamente connessa all’insorgenza di malattie cardiovascolari, come angina pectoris, infarto miocardico, ictus cerebrale. Tenere sotto controllo la pressione attraverso una misurazione periodica aiuta a prevenire possibili e gravi conseguenze legate a queste patologie.

Controllo pressione

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Esame della vista

A causa del deteriorarsi dei tessuti coinvolti nel processo di visione o nel funzionamento dell’occhio, alcuni disturbi legati all’invecchiamento iniziano a manifestarsi già intorno ai 50 anni: è per questo che una visita oculistica periodica va considerata la normale prassi per gli ultrasessantenni. Il controllo consente di verificare la presenza di eventuali disturbi o patologie tra cui:

  • il glaucoma, provocato dal progressivo aumento della pressione interna oculare;
  • la cataratta, ossia l’alterazione del cristallino, la lente interna dell’occhio;
  • la degenerazione maculare senile, disturbo della retina, la membrana più interna del bulbo oculare.

Controllo dell’udito

È un esame effettuato dall’otorinolaringoiatra o da un audiologo e serve a diagnosticare eventuali disturbi nella percezione dei suoni. Tra le patologie che più frequentemente dopo i 60 anni colpiscono il sistema uditivo c’è la ipoacusia, che provoca un abbassamento o la perdita dell’udito. L’insorgenza di questo disturbo a carico dell’orecchio esterno o medio (ipoacusia trasmissiva) interessa il 40% degli over 65. Se il danno è localizzato a livello dell’orecchio interno o del nervo sensoriale il disturbo prende il nome di ipoacusia neurosensoriale o presbiacusia e colpisce il 40% della popolazione al di sopra dei 75 anni.

Controllo udito

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Prevenzione maschile: la visita urologica

Gli uomini over 60 sono maggiormente esposti all’insorgenza di patologie cardiovascolari, diabete e problemi all’apparato muscolo-scheletrico, ma questa è anche la fascia d’età in cui tenere sotto controllo il rischio di tumori: tra i più diffusi ci sono quello ai testicoli e quello alla prostata. È per questo che la prevenzione maschile dopo i 60 anni passa per un controllo urologico: un check-up dell’apparato genitale consente inoltre di individuare con tempestività altre malattie come la calcolosi urinaria o l’iperplasia prostatica e di riconoscere le disfunzioni sessuali. Familiarità e presenza di sintomi specifici saranno elementi in base ai quali lo specialista valuterà la frequenza del controllo.

Controlli femminili

Per le donne che hanno superato i 60 anni le regole della prevenzione prescrivono un’attenzione particolare al rischio legato all’insorgenza di tumori al seno o al collo dell’utero: una sana attività di prevenzione non può prescindere da esami ginecologici, PAP test, mammografia ed ecografia mammaria.

Visita ginecologica e PAP test

Sul fronte della lotta al tumore la diagnosi precoce è uno strumento preziosissimo. Ecco perché per le donne in menopausa è molto importante sottoporsi periodicamente al PAP test: questo esame consente di individuare un eventuale tumore del collo dell’utero, anche in assenza di sintomi particolari. In base ai dati riportati della European Society for Medical Oncology, l’introduzione di questo esame ha diminuito del 60 – 90% l’incidenza riducendo del 90% l’indice di mortalità.

Ecografia transvaginale

Altro aspetto da non trascurare una volta superati i 60 è lo stato di salute dei genitali interni: su questo fronte l’ecografia transvaginale effettuata con cadenza regolare è un esame molto utile per individuare eventuali polipi o fibromi uterini e permette la diagnosi di patologie dell’ovaio e dell’endometrio. È un esame indolore che viene effettuato per mezzo di una piccola sonda inserita in vagina: grazie al collegamento con un monitor il medico può visualizzare l’area da sottoporre a controllo.

Mammografia

È uno degli esami fondamentali per la diagnosi del tumore al seno. Questa tecnica di diagnostica morfologica prende in esame la forma e la struttura della mammella e permette di intercettare tempestivamente possibili lesioni mammarie sotto forma di opacità nodulari con i margini irregolari, microcalcificazioni o aree di distorsione strutturale. Come indicato dal Ministero della Salute, lo screening mammografico è consigliato già a partire dai 40 anni, quando la struttura mammaria perde gradualmente la componente ghiandolare diventando sempre più ricca di tessuto adiposo.

Mammografia over 60

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Ecografia mammaria

Si tratta di un esame di diagnostica per immagini non invasivo che permette di intercettare eventuali noduli ghiandolari, l’infiammazione del parenchima (la parte ghiandolare della mammella) o alterazioni dei linfonodi del cavo ascellare. Non rientra tra le attività di screening e viene prescritto dal medico in abbinamento alla mammografia per completarne l’accuratezza diagnostica nelle donne con più di 60 anni.

Prendersi cura del proprio corpo significa seguirne con attenzione i mutamenti nel corso delle diverse stagioni della vita: la soglia dei 60 anni impone qualche passaggio in più nella propria routine di prevenzione, con esami specifici che possono fare la differenza sul fronte della diagnosi precoce e garantire uno stato di salute ottimale.

Per vivere con serenità questa stagione della vita, può essere utile scegliere un piano assicurativo come Assistenza domiciliare over 65, la polizza di UniSalute che viene in aiuto degli over 65 e dei loro familiari in caso di ricovero o infortunio: la polizza offre infatti la possibilità di usufruire di prestazioni di ospedalizzazione domiciliare e di assistenza medica, e mette a disposizione un servizio di consulenza per l’organizzazione delle prestazioni per programmi medico-riabilitativi.

 

Conoscevate gli esami più importanti a cui sottoporsi in questa importante fase della vita?

 

Fonti:
humanitas.it
salute.gov.it
esmo.org

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