Dormono poco, male eppure non sempre cercano rimedi davvero efficaci: quello tra gli Italiani e i disturbi del sonno è un legame piuttosto diffuso, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Osservatorio Sanità di UniSalute in collaborazione con Nomisma. Quasi due persone su tre nel nostro Paese, infatti, dormono male, e a disturbare maggiormente sono i frequenti risvegli notturni. Vediamo dunque per quale motivo il rapporto tra italiani e sonno è così problematico e che cosa è emerso da questi dati.
Dormire male, un problema molto diffuso tra gli italiani: cosa ci dicono gli ultimi dati
La carenza di sonno è un problema molto attuale, che riguarda un’elevata percentuale della popolazione. Come rivela l’ultimo sondaggio dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, nel nostro Paese il 38% degli italiani non è soddisfatto della qualità del proprio sonno, mentre oltre la metà delle persone (il 58%) tra quelle intervistate tende a trascurare il disturbo non adottando alcun rimedio. Il disturbo più diffuso sono i risvegli notturni, di cui soffre oltre un intervistato su tre. Altri problemi frequenti sono il russare (31%), la stanchezza cronica (25%), l’avere un sonno agitato (24%) e la difficoltà ad addormentarsi (23%).
Le cause dei problemi del sonno: per gli italiani è colpa dello stress
Dormire bene è essenziale per il benessere psico-fisico, come dimostrano numerosi studi scientifici che ritengono la carenza di sonno un fattore di rischio per molte patologie. A seconda della durata nel tempo, queste problematiche possono essere di diversi, occasionali o passeggere. Tra questi l’insonnia, che può essere legata sia a problemi nervosi (per esempio l’ansia o la depressione), sia all’assunzione di farmaci o abitudini di vita scorrette protratte a lungo.
Gli italiani sembrano esserne consapevoli, a quanto emerge dall’indagine di UniSalute: il 69% delle persone intervistate, infatti, individua nello stress un fattore determinante dei problemi del sonno. Uno su quattro (il 26%) attribuisce la responsabilità a orari troppo irregolari e il 24% sostiene di dormire male per il troppo tempo trascorso davanti a monitor e dispositivi tecnologici.
I rimedi efficaci per combattere i problemi del sonno
Ma gli italiani quali rimedi adottano per far fronte a queste problematiche? Qualcuno si rivolge al medico di medicina generale, mentre altri provano soluzioni fai da te oppure cercano rimedi in farmacia. Uno su tre (32%) utilizza almeno saltuariamente app e dispositivi per il monitoraggio del sonno e solo il 4% consulta uno specialista che lo aiuti a dormire meglio. Sono in molti, però, a rinunciare al cercare una soluzione, spesso rivedendo le proprie abitudini di vita.
Tra le buone pratiche per dormire meglio, quella più condivisa è andare a coricarsi e alzarsi sempre alla stessa ora: sempre secondo il sondaggio, una persona su tre cerca di mantenere questa regolarità. Inoltre, il 30% evita pasti pesanti di sera e il 21% limita alcol e caffeina prima di coricarsi. Evitare queste sostanze è un sistema sempre valido per dormire meglio. È anche utile evitare di praticare attività sportiva nelle ore serali, perché l’acido lattico prodotto dai muscoli in movimento può impedire l’addormentamento. Se si hanno problemi a dormire, infine, è meglio evitare di guardare televisione e smartphone. La luce blu, infatti, ritarda la secrezione della melatonina, l’ormone che induce il sonno. Il 24% degli intervistati da UniSalute mette già in pratica questa buona abitudine.
Nel caso in cui i problemi di sonno non si risolvano, è consigliabile parlarne con il proprio medico, che potrà suggerire una visita presso un centro di medicina del sonno ed eventuali esami specifici. Si tratta infatti di disturbi che non vanno mai sottovalutata, perché non lascia solo occhiaie e stanchezza: può infatti predisporre a vari problemi di salute, come depressione e disturbi cardiovascolari.
Fonti
Associazione Italiana per la ricerca e l’educazione nella Medicina del sonno
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