Realizza le aiuole dell’orto (ortaggi, aromatiche, fiori e l’aiuola delle api)

Sinergia, piante,
fiori, bulbi, orticole e consociazioni: ecco un metodo differente per
creare le aiuole dell’orto

Si
chiama orto sinergico e, ce lo dice la parola stessa, non è
concepibile senza le consociazioni: si chiama sinergico proprio
perché esso gode della sinergia che si instaura tra le varie specie
vegetali che decidiamo di coltivare nelle aiuole dell’orto.

Sul
web si possono reperire moltissime tabelle dove sono illustrate le
consociazioni tra ortaggi, ma è importante anche tener presente che
fiori ed erbe aromatiche sono assolutamente da inserire.

Affinché
il vostro orto sinergico funzioni al meglio è necessario creare un
piccolo ecosistema: questo ecosistema sarà permesso principalmente
da quanto le piante saranno in grado di aiutarsi tra di loro, da
quanto riuscirete a inserire piante gradite agli insetti
impollinatori, dalla varietà di orticole scelte.

È
molto importante la varietà, creare un ambiente biodiverso è sempre
la scelta giusta: scegliete quindi varietà di orticole locali,
fatevi il seme se potete, concentrandovi su una o due qualità di
orticole solamente se lo spazio per fare seme è poco.

Ci
sono delle regole di base che si consiglia di osservare per
progettare un orto sinergico:

  • Mai della stessa
    famiglia: le consociazioni tra ortaggi della stessa famiglia
    botanica sono assolutamente da evitare. Non solo hanno spesso le
    stesse esigenze nutritive e quindi sfruttano il terreno allo stesso
    modo, ma di solito attirano anche gli stessi parassiti e vengono
    contagiati più facilmente. Non accostate, quindi, cetrioli, zucche,
    zucchine, meloni (famiglia delle Cucurbitacee) o melanzane,
    peperoni, pomodori e patate (famiglia delle Solanacee).
  • I più lenti con
    i più veloci. Per poterci garantire un’adeguata fornitura di cibo,
    è importante sapere che non tutti gli ortaggi impiegano lo stesso
    tempo per crescere. Da un lato esistono verdure come piselli,
    fagioli, pomodori, cavoli che, specie se riprodotte a partire dal
    seme, hanno bisogno di diversi mesi per arrivare a maturazione.
    D’altra parte però, abbiamo a disposizione anche piante come
    lattuga, spinaci e ravanelli che si possono raccogliere dopo 1-2
    mesi. Nella consociazione è quindi interessante affiancare ortaggi
    a crescita lenta a ortaggi a crescita rapida. Sarà quindi possibile
    raccogliere le verdure a rapida maturazione prima che quelle “lente”
    siano diventate abbastanza grandi da reclamare spazio.
  • I legumi. I
    legumi hanno la proprietà di fissare l’azoto presente nell’aria
    e di liberarlo nel terreno a mano a mano che avanza la
    decomposizione delle radici. Per questo sono un ottimo fertilizzante
    naturale specie per gli ortaggi a foglia (come lattughe, cavoli,
    cavolfiori, spinaci) e sono molto utili anche nell’avvicendamento,
    cioè come coltura che precede le altre sullo stesso appezzamento.
  • Le piante
    aromatiche sono insetticidi naturali.
    L’odore di moltissime
    piante che tanto amiamo in cucina, ha un vero e proprio effetto
    repellente per gli insetti. Per questo è bene piantare nei nostri
    orti, piantine di basilico, aglio, timo, santoreggia, rosmarino,
    salvia. Anche l’aglio svolge questa funzione a causa del suo
    caratteristico odore.
  • Le
    consociazioni “famose”
    . Vi sono delle consociazioni in cui
    una specie ha la caratteristica di tenere lontano i parassiti della
    specie consociata. È il caso dell’erba cipollina che protegge la
    fragola, del pomodoro che tiene lontano la cavolaia da cavoli e
    cavolfiori, della santoreggia con i fagioli, di porro e cipolla con
    il sedano, di aglio e cipolla che difendono le carote dalla mosca
    della carota.
  • Migliore
    sfruttamento dei vari strati di terreno
    . Consociando piante con
    apparati radicali a diversa profondità, come carota e cipolla,
    possiamo ottenere un migliore sfruttamento dei vari strati del
    terreno, consentendone anche un’aratura profonda con tutti gli
    ortaggi a radice (carote, barbabietola, rapa…).

Tabella 1‐ Alcuni esempi di consociazione che svolgono azione repellente

Pianta ad azione repellente   Pianta
 protetta
  Insetto
Rosmarino, issopo, timo, menta, assenzio,
salvia
Cavolo Cavolaia

Santoreggia, pomodoro Fagiolo Mosca
Lino, fagioli nani, petunia Patata Dorifora
Tagete Fava Tonchio
Avena, pomodoro, frumento Asparago Mosca
Spinacio, lattuga Bietola Altica
Porro, cipolla, aglio Carota Mosca
Pomodoro, trifoglio Cavolo Mosca
Sedano, carota Cipolla Mosca
Canapa Patata Grillotalpa
Porro, cipolla, aglio Sedano Mosca
Porro, cavolfiore Sedano Septoriosi

E poi:

– Non consociare piante
che occupano e sfruttano lo stesso livello di terreno (per esempio
patata e
cipolla) ma cercare di
consociare piante a diverso accrescimento radicale;

– quando è possibile, dare precedenza alle leguminose dato che hanno la possibilità di fissare l’azoto atmosferico di cui potrebbero beneficiare le piante vicine.

Da segnalare, tuttavia, che alcune esperienze hanno messo in rilievo che ortaggi come aglio, cipolla e porro, si adattano male ad essere consociati con le leguminose;

– La consociazione va
fatta tra colture ad elevato e medio consumo, oppure medio e debole,
mai tra colture a basso ed elevato consumo di azoto;

– per attuare la consociazione è necessario disporre la piante a righe la cui distanza varia in rapporto alle diverse specie e cultivar adottate e al loro sistema di allevamento: la semina o il trapianto a file è in pratica il sistema più razionale di procedere;

un altro sistema di disposizione delle piante è quello di collocare una coltura nella parte centrale dell’aiuola (di solito quella a ciclo più lungo) ed una seconda ai bordi (in genere erbe aromatiche, fiori, o specie a ciclo breve).

Tabella per la classificazione degli ortaggi a seconda del consumo di azoto

Consumo elevato
azoto
Consumo medio
azoto
Consumo basso
azoto
cavolfiore aglio fagiolo
cipolla invernale cicoria fagiolino
bietola carota fava
melanzana cipolla estiva erbe aromatiche
patata finocchio
peperone lattuga
pomodoro melone
porro zucchina
sedano rapa
sedano rapa ravanello
zucca spinacio

Pacciamatura, la
copertina di Linux

La pacciamatura è la
copertura delle aiuole con materiali organici, carta per alimenti,
paglia da coltivazione biologica – eccellente poiché la sua
cellulosa permette lo sviluppo di miceli e batteri benefici per gli
ortaggi -, argilla espansa, lana di pecora, segatura, truciolati di
legno, foglie ad eccezione di conifere, ma anche film plastici di
MaterB: la pacciamatura evita, oltre alla crescita esasperata di erbe
spontanee, gli sbalzi troppo repentini di temperatura al terreno.

La pacciamatura,
infatti, mantiene il terreno più caldo in inverno e più fresco in
estate; trattiene l’umidità, aspetto molto interessante soprattutto
in estate, riducendo la necessità di irrigazioni; riscaldando il
terreno, accelera le prime fasi di sviluppo della pianta, anticipando
di circa 7-10 giorni il raccolto; evita che le piogge o il vento
troppo forti compattino e dilavino il suolo dai suoi importanti
elementi nutritivi; facilita la colonizzazione e lo sviluppo di
lombrichi e microrganismi nel suolo.

La pacciamatura dei
bancali deve essere abbastanza alta, più strati di materiale
organico, che verrà via via assorbito dal terreno, lo proteggeranno
in maniera adeguata.

Anche i passaggi
dell’orto vanno pacciamati, affinché i bancali non perdano umidità
dalle sponde.

In primavera la
pacciamatura viene aperta per seminare, lasciata leggermente aperta
fin quando il seme avrà germogliato, quindi la richiuderemo; in
autunno, invece, assistiamo a un progressivo degradamento della
sostanza organica che viene assorbita dal terreno: per questo motivo
in primavera sarà necessario rinnovarla.

Ci sono alcune teorie
per cui in luoghi dove le piogge sono tante e intense è bene fare
bancali più alti, mentre se le piogge non sono molte, allora si
consigliano aiuole più basse: non resta che sperimentare.

Le bordure vegetali

Quando si preparano i
bancali, è consigliabile anche progettare e piantumare delle bordure
vegetali di protezione alle aiuole dell’orto sinergico: le bordure si
fanno a una distanza di circa mezzo metro dalle aiuole, le chiome
degli alberi in estate proteggeranno alcune colture, quindi sarà
bene, in queste zone dell’orto, seminare o trapiantare ortaggi che
hanno necessità della mezza ombra.

Così, a nord è
consigliabile porre il ciliegio o fico, ginepro o alloro; a nord
ovest bene il pero; a ovest metteremo il melo, il susino o un
nocciolo, pesco o albicocco; una bordatura vegetale perfetta al sud è
quella di rose anche rampicanti, o di biancospino; infine, a est si
addice una bordura di ribes o more, topinambur.

I fiori da inserire
nell’orto

Il tagete

I tagetes sono delle piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, che hanno origine dal Messico e che possono essere sia di tipo annuale che perenne.

Alcune varietà, i tagetes erecta e i tagetes petula, sono perfette per contrastare parassiti come i nematodi e permettere la crescita migliorata di alcune tipologie di verdure dell’orto. Sono indicate vicino al pomodoro, al basilico e ai fagioli, ma non scontentano nessuna orticola.

La varietà dei colori del tagete, dal giallo all’arancio passando per il rosso carminio, lo fa essere un fiore molto bello e decorativo, simile alle margherite ma molto più ricco di petali: la sua crescita è  rapida ma non va oltre i 15 cm; se sistemati a distanze adeguate, formano dei piccoli cespugli tondeggianti, ottimi per angoli e bordure.

La loro fioritura si protrae da maggio fino a ottobre a seconda della temperatura.

Si possono seminare, ma
consigliamo l’acquisto in piantino e il trapianto in piena terra nel
mese dimaggio.

Le zinnie

La bella zinnia è una
pianta erbacea annuale anch’essa proveniente dal Messico. Si utilizza
per creare aiuole e bordure decorative, piace molto agli insetti
impollinatori.

Si semina in semenzaio
in febbraio, mentre la messa a dimora avviene in aprile-maggio,
possibilmente in piano sole, quando ritrova i climi caldi del suo
paese di origine. Fiorisce da giugno a ottobre.

Nasturzio
(Trapaeolum majus)

Ecco una delicata
rampicante annuale, regina dell’orto: buono anche da mangiare in
insalata, il nasturzio si abbina perfettamente al pomodoro, ma anche
ai fagioli, poiché tiene lontani gli afidi.

Fiorisce da giugno ad
ottobre e non ha problemi particolari né di temperatura né di
irrigazione: da trapiantare nell’orto in maggio, fine aprile in mezzo
alle varie orticole!

Calendula

Le accese corolle della
calendula (Calendula officinalis) faranno apparire il vostro orto
bellissimo, soprattutto se faranno compagnia al tagete e al
nasturzio. La calendula scoraggia l’insediamento dei nematodi nel
terreno. In più i petali della calendula sono ottimi per dare colore
ad insalate e minestre.

Altri fiori per
l’orto

Nell’orto sono indicati
anche la pianta del tanaceto (Tanacetum vulgare) contro afidi,
cimici, dorifora e formiche: si pianta tra le file degli ortaggi come
una gialla sentinella. Anche l’erba gatta (Nepeta cataria) è
efficace contro afidi, crisomelidi e cimici, da posizionare sul bordo
delle aiuole.

Come
creare un’area Salva Api

Sul
balcone è molto semplice, basta seminare in vaso o acquistare i
fiori già pronti, creando folte composizioni che siano una goduria
anche per i vostri occhi.

In
giardino potrete creare un’aiuola specifica per le api, oppure
progettare delle bordure fatte con questi fiori amici degli insetti
impollinatori. Il consiglio è disporre più aiuole in giardino, in
modo da aumentare ancora di più la biodiversità.

Nell’orto
queste aiuole salva api vi saranno utilissime. Oltre ad aumentare il
rendimento delle orticole, ed eventualmente degli alberi da frutto, i
fiori amici delle api renderanno bellissimo il vostro orto. Il nostro
consiglio è predisporre un’aiuola con i fiori in cima o sul fondo di
ogni bancale dell’orto, sia esso tradizionale che sinergico. In
alternativa, potrete pensare a delle bordure di fiori ed erbe
aromatiche che piacciono tanto alle api da porre nelle aiuole
dell’orto, saranno utili anche per tenere lontani gli insetti nocivi.

Considerando
che moltissime erbe aromatiche utilizzate nella cucina italiana
piacciono alle api, in generale consigliamo di progettare una bella
aiuola con tante piantine, rosmarino, lavanda, salvia, timo,
santoreggia, cumino…

Quali
sono i fiori e le erbe utili da inserire nelle Aiuole Salva Api

Tra i
fiori tanti amati dalle api troviamo la Facelia, la Calendula, la
Veccia, la Lupinella, il Trifoglio Incarnato, il Trifoglio
Alessandrino, il Trifoglio Resupinato, il Girasole, la Malva che
cresce spontanea in molti campi e che possiamo facilmente
“trapiantare” nel nostro fazzoletto di terra, il Tagete, la
Lavanda, il Meliloto officinale, la Borragine.

Tra le
erbe, quelle che più le nostre amiche api amano sono l’Erba medica,
la Sulla, il Coriandolo, il Cumino, il fiore della Pastinaca,
l’Aneto, il Rosmarino, il Timo, il Grano Saraceno, il Finocchio
Annuale.

L’articolo Realizza le aiuole dell’orto (ortaggi, aromatiche, fiori e l’aiuola delle api) proviene da Stile Naturale.

Leggi tutto