SCEGLIERE L’ACQUA – A COSA PRESTARE ATTENZIONE

Questo post è dedicato all’acqua, per aiutarti a scegliere l’acqua (in bottiglia) giusta. In realtà, parlando di acqua si dovrebbero prendere in considerazione tanti aspetti, anche quello ecologico ambientale ma, in questo post mi concentro sulle proprietà dell’acqua in bottiglia perchè, comunemente, è quella ancora più utilizzata.

SCEGLIERE L’ACQUA IN BOTTIGLIA DI PLASTICA O DI VETRO?

Attenzione agli interferenti endocrini.

Quando chiedo che acqua scegliere durante le serate di formazione o le consulenze, mi sento dire: “quella in bottiglia di vetro, perchè è più buona”.

Dato che il gusto è soggettivo, ti spiego perchè è comunque vero che l’acqua in bottiglia di vetro sia migliore di quella nella bottiglia di plastica.

Il materiale impiegato per la produzione delle bottiglie di plastica è il è il Pet (Polietilene tereftalato) il cui potenziale rischio è quello di rilasciare sostanze come la formaldeide (classificata come sicuramente cancerogena per l’uomo) o l’acetaldeide (classificata come possibile cancerogeno), in alcuni casi responsabili del caratteristico ‘sapore” di plastica, ma non solo: le bottiglie di plastica possono rilasciare alcuni tipi di ftalati che vengono catalogati come interferenti endocrini.

Cosa vuol dire? In pratica gli ftalati “mimano” il comportamento degli estrogeni, andando ad influire sui nostri ormoni (possono quindi acutizzare sindromi premestruali già forti, andare ad incidere sulle  mestruazioni, per non parlare dei possibili effetti negativi sui bambini che ancora sono in fase di crescita).

Il rischio aumenta se la bottiglia di plastica viene riutilizzata più volte; se rimane esposta al sole (magari a casa no, ma come è stata stoccata al supermercato? Oppure sei abituata a tenerla in macchina anche in giornate assolate o d’estate); se la si riutilizza riempiendola con liquido caldo.

Quindi che fare?

  • quando possibile scegliere la bottiglia di acqua in vetro
  • in alternativa non lasciare la bottiglia al sole  o al caldo
  • non riutilizzare la bottiglia di acqua
  • se vuoi un contenitore per l’acqua da riutilizzare, scegline uno senza ftalati o BPA o, ancora meglio, con interno in acciaio inox. E se sei allergica al nichel controlla che la sigla di acciaio inox sia  18/c. (infatti l’acciaio inox  tendenzialmente contiene nichel, la varietà 18/c nè è priva)

SCEGLIERE L’ACQUA IN BOTTIGLIA: LEGGERE L’ETICHETTA

Le pubblicità ci hanno insegnato a controllare la quantità di sodio ma, ad essere onesti, non è il valore che andrebbe preso in considerazione per primo.

(E’ vero che introduciamo più sodio di quanto ci serva ma il problema non è di certo l’acqua bensì, oltre al sale, tutti gli alimenti confezionati: patatine, biscotti, cibi già pronti solo per citarne alcuni. Ma questo è un altro argomento.)

L’etichetta dell’acqua ci dice tantissimo ma noi non la guardiamo mai.

Se ci facessimo caso noteremmo alcuni parametri che sembrano a prima vista comprensibili solo ad un fisico/chimico e che invece sono molto utili anche per noi. Ecco qui alcune spiegazioni che ho cercato di rendere il più possibile semplici e pratiche.

  1. Residuo fisso: indica la quantità di minerali presenti e permette di classificare l’acqua come “oligominerale” o minerale.
  2. pH: Potenziale di idrogeno. Se l’acqua contiene molti ioni idrogeno ha un pH<7 e si definisce “acida” se, al contrario, contiene pochi ioni idrogeno il pH>7 e l’acqua è “alcalina” .
  3. Nitriti e nitrati: per legge non possono essre superiori ai 50mg per litro (75mg per decreto). Sono sostanze potenzialmente pericolose in grandi quantità perché nel corpo possono formare le nitrosammine – sostanze cancerogene.
  4. Conducibilità elettrica: Più l’acqua è pura più si oppone alla conduzione di elettricità

Le acque migliori, quindi, hanno

  1. Residuo fisso basso (scegliere quindi le oligominerali o minimamente mineralizzate – a meno di problemi di salute specifici e di indicazione precisa da parte del medico).
  2. pH leggermente acido e, quindi, più basso di 7 (idealmente tra 6 e 6,8).
  3. Nitriti e nitrati idealmente assenti o con valori il più possibile bassi.
  4. Conducibilità elettrica bassa: anche in questo caso tra due acque con altri parametri simili scegliamo la conducibilità elettrica più bassa possibile.

Attenzione alla scadenza. Meglio scegliere date di scadenza lontane nel tempo: con ogni probabilità queste acque sono state imbottigliate di recente e la plastica ha avuto meno tempo di rilasciare sostanze nell’acqua stessa.

Bibliografia

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2702426/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21050888

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18838336

Luca Pennisi, Nutrizione in naturopatia, ed. Tecniche Nuove

 

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