Lo scolopendra è una specie appartenente al genere dei millepiedi. Rispetto al comune millepiedi si tratta però di un animale più pericoloso per l’uomo. Ne esistono vari generi ma il più diffuso è quello della scolopendra cingulata, che può raggiungere i 15 mm di larghezza ed i 17 cm di lunghezza.
Nel nostro paese è molto diffusa nel territorio aquilano. La ragione è che la scolopendra predilige i territori particolarmente ombrosi e dunque trova il suo ideale habitat naturale nei territori boscosi della regione Abruzzo ed in particolare nella provincia dell’Aquila, pur diffondendosi anche in altre zone.
Caratteristiche della scolopendra
La scolopendra è un artropode terreste che si caratterizza per avere il corpo lungo ed il tronco molto affusolato e flessibile, protetto da un esoscheletro. La sua caratteristica fondamentale è l’elevato numero di zampe in quanto può arrivare ad averne fino a 200.
Le dimensioni variano a seconda della specie così come varia il tipo di alimentazione. Le più piccole -che sono quelle che non superano i 30 cm di lunghezza- si cibano di invertebrati come piccoli insetti oppure larve mentre quelle più gradi si nutrono anche di animali di dimensioni maggiori come rane, pipistrelli oppure topi.
Scolopendra: le varie tipologie
Esistono diverse specie di scolopendra. Quella più diffusa è la scolopendra cingulata ma vi sono pure la scolopendra heros, quella gigantea e quella oraniensis. Ciascuna di esse si caratterizza per diverso colore, dimensione e pericolosità.
Scolopendra cingulata
La scolopendra cingulata è quella maggiormente diffusa in Italia e le sue dimensioni sono relativamente ridotte. Solitamente non supera i 15 mm di larghezza ed i 17 cm di lunghezza e si caratterizza per avere 21 paia di zampe prensili.
E’ di colore bruno-rossastro e vive in territori particolarmente ombrosi, come i sottoboschi. Si nutre di invertebrati come larve oppure piccoli insetti ed un suo morso potrebbe determinare nei soggetti più sensibili la comparsa di reazioni allergiche.
Scolopendra heros
Questa specie di scolopendra vive nei territori del Messico e del Nord America ed è conosciuta come millepiedi gigante del deserto. La sua testa è rossa, il suo corpo è piatto e di colore scuro e può essere lunga fino a 200 mm.
Questo millepiedi si nutre di anfibi, rettili e roditori e per catturare le sue prede ha la capacità di fare dei piccoli salti in alto che le consentono di paralizzare gli animali che ha intenzione di catturare.
Rispetto alla scolopendra cingulata è più pericolosa per l’uomo in quanto un suo morso può determinare dolore intenso e gonfiore, oltre che nei casi più gravi la comparsa di nausea, necrosi della zona colpita, cefalea, insufficienza renale fino ad arrivare ai più rari casi di infarto.
Scolopendra gigantea
La scolopendra gingatea vive nelle zone equatoriali. Come le altre specie si caratterizza per il suo elevato numero di zampe e può vivere fino a 10 anni. Per quanto riguarda la sua pericolosità per l’uomo bisogna evidenziare come solitamente questa fugga davanti agli esseri umani, attaccando solamente se si sente in pericolo.
Scolopendra oraniensis
La scolopendra oraniensis è quella di dimensioni più piccole. Vive nelle zone del Mediterraneo ed è in grado di mimetizzarsi con l’ambiente. Si caratterizza per le sue zampe prensili ed affusolate ma solitamente non raggiunge i 10 cm di lunghezza.
Velenosità e pericolosità della scolopendra
La scolopendra è un animale molto pericoloso per le sue prede in quanto in grado di ucciderle attraverso l’iniezione di veleno. Il suo veleno contiene acetilcolina, istamina e serotonina ed è quindi in grado di uccidere la preda nel giro di pochi secondi.
Per quanto riguarda l’essere umano bisogna dire che tendenzialmente una scolopendra non può arrivare ad ucciderlo ma può comunque provocare delle reazioni che variano da semplici allergie a febbre, debolezza, sudorazione eccessiva, infiammazione dei tessuti e dolore intenso che può persistere anche per alcuni giorni.
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