Scoperta una nuova plastica riciclabile all’infinito

Secondo la ricerca diffusa, la scoperta riguarderebbe un tipo di plastica definito Pbtl ovvero poly(2-thiabicyclo[2.2.1]heptan-3-one). Tale formula riguarda un tipo di materiale polimero ovvero formato da molecole organiche grandi unite da legami chimici. Quando questo tipo di materiale raggiunge i 100°C infatti, nel giro di 24 ore si scompone nei singoli polimeri per essere poi riassemblati a creazione di uno nuovo della stessa qualità di quello originale.

 

Tutto meraviglioso, ma c’è un però. Gli inventori, un gruppo di ricercatori dagli Stati Uniti, Arabia Saudita e Cina, hanno dichiarato un solo problema: la nuova plastica dovrebbe venire riciclata separatamente dalle altre plastiche. L’unione durante il processo di riciclaggio rischierebbe di peggiorarne i risultati. Il che non sarà di facile implementazione.

 

Lotta alla plastica – La scoperta comunque arriva in un momento delicato di guerra contro l’inquinamento. Sempre più città hanno iniziato negli ultimi anni una rigida campagna per liberare le strade dalla plastica e numerose spiagge si sono ridefinite “plastic free”. L’introduzione di una nuova plastica facilmente e illimitatamente riciclabile potrebbe infatti diventare una soluzione al grande problema dell’indebolimento della plastica che, dopo una serie di riciclaggi, diventa inutilizzabile e difficile da smaltire. Questo materiale invece, da quanto dichiarato, manterrebbe alte le sue prestazioni e le sue qualità, come la cristallinità, la duttilità e la durezza, anche dopo numerosi riutilizzi. A patto di riciclare in modo perfetto.

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