Negli ultimi giorni ho approfondito lo studio sulle piante e i nutrienti utili in caso di deficit di attenzione o problematiche di memoria e quindi ho deciso potesse essere utile condividere qualche cosa anche con te.
In particolare, essendo specializzata in tecniche naturali per lo stress, desidero parlarti di come lo stress possa incidere sulla memoria e accennarti ad una pianta molto utile a migliorare la situazione: la bacopa monnieri.
I NUMERI DEL CERVELLO
La memoria e le facoltà cognitive risiedono nel cervello di ognuno di noi. Ma quanto conosci il tuo cervello? Ti do alcuni numeri che ti lasceranno sbalordita.
- Neuroni: si contano tra gli 80 e i 90 miliardi circa e altrettanto numerose sono le cellule gliali che forniscono protezione, sostegno e nutrimento ai neuroni stessi.
- Peso: un chilo e mezzo.
- Sinapsi (che permettono la comunicazioni tra i neuroni) sono circa un milione di miliardi e sono in continuo divenire: il cervello è un organo plastico che si modifica continuamente e si adatta alla nostra crescita e alle nostre esperienze.
- Nutrimento. Per compiere il suo lavoro, il cervello richiede circa il 20% dell’ossigeno utilizzato da tutto il nostro organismo e circa il 25% dello zucchero.
LA SEDE DELLA MEMORIA
Diverse aree cerebrali sono coinvolte nei processi mentali legati a funzioni cognitive, concentrazione, memoria, attenzione e percezioni dei sensi. Queste aree lavorano in integrazione tra loro.
Una di queste zone, quella anche più studiata, è la zona limbica. Qui vengono rielaborate le esperienze individuali: si integrano le emozioni che proviamo con gli stimoli cognitivi. Qui, in pratica si costruisce la nostra memoria. Sempre in quest’area sono presenti amigdala e ippocampo (che svolgono funzioni nervose ed endocrine).
LO STRESS E LA MEMORIA
Allo stato attuale delle conoscenze, i piccoli deficit di memoria (quindi non quelli legati a patologie come L’Alzhaimer) sono principalmente legati allo stress, inteso come sovraccarico psicofisico.
Quando sei stressata per un lungo periodo, il corpo cerca di mantenere il proprio equilibrio modificando alcuni parametri fisiologici e comportamentali; per mantenere l’equilibrio quando sei sotto stress vengono quindi coinvolti: ippocampo, ipotalamo, ipofisi, surrene che comandano le funzioni cerebrali, endocrine e immunitarie.
Se lo stress continua per un periodo troppo lungo o si fa troppo intenso, la reazione di queste parti del corpo risulta scoordinata: si creano quindi delle modalità di risposta del corpo allo stress non adatte.
Ad esempio: variazioni nel peso, calo delle difese immunitarie, stanchezza estrema e, appunto, problemi nella memoria e nelle funzioni cognitive.
Quando questo accade, nel corpo, si creano più ossidanti e radicali liberi: il corpo non riesce a tamponarli tutti e così si origina, internamente, lo stress ossidativo principale responsabile dei danni cellulari.
In pratica allo stress esterno si somma quello interno, secondo questo schema:
Condizioni di stress esterno prolungato == > modifiche interne scoordinate ==> stress ossidativo (interno)
STRESS OSSIDATIVO
Il cervello è particolarmente sensibile agli ossidanti. Soprattutto nell’ippocampo, infatti, quando sei sotto stress si producono agenti ossidanti in eccesso che danneggiano le cellule nervose del cervello.
A questo meccanismo se ne aggiunge un altro, il misfolding, ovvero alcuni normali meccanismi di funzionamento delle proteine prodotte dalle cellule nervose non funzionano a dovere.
E’ così che iniziano i primi “problemi” di memoria.
Una cosa che ancora non ho scritto: lo stress ossidativo cresce non solo dopo periodi di stress intenso ma anche a causa dell’età.
COSA SI PUO’ FARE?
Il cervello, da solo, può contrastare solo una parte di questi effetti grazie alla sua riserva cerebrale e alla plasticità acquisita.
Per migliorare la plasticità acquisita è utile tenere sempre il cervello in allenamento e poi ti puoi aiutare con i fitocomplessi.
Ci sono diverse piante utili per sostenere la memoria: gingko biloba, giuggiolo, centella e bacopa monnieri.
E’ proprio della bacopa che ti parlo in questo post.
BACOPA MONNIERI COSA E’
La Bacopa Monnieri è il nome scientifico dell’issopo d’acqua. E’ una pianta con foglie spesse carnose e piccoli fiorellini bianchi che sbocciano tra aprile e settembre.
Cresce negli ambienti umidi, nelle vicinanze di laghi, torrenti e pozze d’acqua soprattutto nelle aree del Sud Est Asiatico e in Florida. Si sviluppa sino a 20 centimetri di altezza e il suo fusto resta sotto il livello del acqua mentre le foglie e i fiori restano al di sopra. I
BACOPA MONNIERI PROPRIETA’
La bacopa monnieri ha proprietà antiossidanti (contrastano lo stress ossidativo di cui parlavamo in precedenza) e proprietà di protezione dei neuroni.
Questa pianta la si trova già in uso nella tradizione indiana (Ayurveda) con il nome sanscrito di Brhami.
Nella medicina Ayurvedica viene usata per aiutare l’organismo a sostenere periodi di stress cronico, anche quando subentrano complicazioni emotive come ad esempio: accelerazione dei battiti, sensazione di mancanza di aria, mal di testa, ecc.
La ricerca clinica conferma le sue proprietà: la bacopa è attiva sulle capacità cognitive e sulla memoria.
In particolare la bacopa inibisce il rilascio delle citochine infiammatorie dalle cellule gliali e inibisce gli enzimi associati all’infiammazione nel cervello.
Non solo, la bacopa sembra in grado di migliorare la memoria e l’apprendimento, potenziando le sinapsi dell’ippocampo.
BACOPA MONNIERI: BIBLIOGRAFIA
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