Tafano: cos’è, puntura e rimedi naturali

Il tafano è un insetto molto fastidioso, in particolare perché si tratta di un insetto sanguigno che si nutre del sangue delle sue prede.

Esistono diverse specie di insetti sanguigni e tra queste segnaliamo il tafano propriamente detto – di cui parleremo in questo approfondimento – la mosca selvatica ed infine la mosca-tafano.

Cos’è il tafano?

Il tafano è un insetto che appartiene alla categoria degli insetti sanguigni. Si commette spesso l’errore di ritenere che sia la stessa cosa del calabrone, in realtà ci sono delle nette differenze tra questi due insetti, che non devono dunque essere confusi.

Dal punto di vista estetico, è semplice distinguere i tafani dai calabroni perché i primi presentano sia le ali macchiate che gli occhi macchiati. C’è poi un’importante differenza comportamentale: i tafani pungono, mentre i calabroni no.

I tafani, dopo aver individuato la loro preda la inseguono, fino ad appoggiarsi sulla sua pelle per pungere e per succhiare il sangue. Solitamente pungono subito dopo essersi appoggiati sulla cute e sono i tafani femmina a comportarsi in questo modo per garantirsi la sopravvivenza.

Nel nostro sangue trovano infatti un’elevata quantità di proteine, le quali sono necessarie agli esemplari femmina per sopravvivere ed anche per deporre le uova. Va detto inoltre che gli esemplari maschi hanno delle mandibole non funzionali e dunque pur volendo non potrebbero pungere le prede.

Si tratta di animali diurni, attivi soprattutto nelle ore più calde della giornata. E’ facile rinvenirli nei boschi e nei prati, in particolare se nelle vicinanze ci sono dei bacini o dei corsi d’acqua e se ci sono degli animali, ad esempio bestiame e cavalli. Anche questi animali potrebbero essere punti dai tafani, per cui sarebbe utile sfruttare dei metodi per allontanarli, di cui parleremo nella prossima sezione.

Come allontanare i tafani?

Ci si chiede spesso come allontanare i tafani per evitare di diventare loro vittime. La lotta contro questi insetti non è semplice, perché non ci sono tantissimi metodi efficaci. Esistono comunque degli accorgimenti che possiamo seguire, tenendo conto che si tratta di insetti che amano il caldo.

Per proteggerci dai tafani negli ambienti chiusi possiamo sfruttare il condizionatore per abbassare la temperatura dell’ambiente e la zanzariera, per bloccare il loro ingresso attraverso le finestre.

Più complesso invece è il caso in cui ci troviamo in ambienti aperti. Si consiglia di non lasciare cute scoperta – anche se questo non è sempre possibile, inoltre abbiamo detto che la puntura può avvenire anche attraverso uno strato sottile di vestiti – indossare dei vestiti chiari ed evitare di applicare sulla pelle profumi e creme profumate, che potrebbero attrarre gli insetti.

Si possono anche acquistare delle trappole per tafani, che sono utili per proteggersi da questi insetti quando ci si trova all’aria aperta e che possono essere sfruttate anche per proteggere il bestiame dalle punture dei tafani.

Puntura di tafano: sintomi e rimedi

Si parla talvolta di morso, anche se sarebbe più appropriato parlare di puntura di tafano, perché questi insetti di fatto pungono e non mordono. Abbiamo detto che inseguono la loro preda fino ad appoggiarsi sulla cute, in realtà sono in grado di pungere anche se la pelle è protetta da un vestito sottile.

La puntura di tafano può essere dolorosa ed il dolore può andare avanti anche per alcuni giorni. L’intensità del dolore e la sua durata variano a seconda della sede. Nella zona colpita si può osservare un rigonfiamento e si può anche avere prurito.

Nei casi più gravi le persone colpite possono manifestare dei danni alle terminazioni nervose, perché l’apparato boccale di questi insetti è di grandi dimensioni e può penetrare in profondità.

Talvolta si possono avere dei sintomi accessori, meno frequenti ma comunque da conoscere: respiro affannoso, debolezza e vertigini. La puntura può portare anche ad una reazione allergica maggiore, con comparsa di orticaria ed arrossamento che colpisce le labbra e gli occhi.

Nella maggior parte dei casi le punture di insetto vanno incontro a guarigione nel corso di un paio di giorni. Per quella dei tafani ci può volere anche qualche giorno in più.

Il nostro consiglio è di lavare con sapone antisettico e acqua la zona colpita dall’insetto e disinfettare l’area, ad esempio con Betadine. Eventualmente, è possibile applicare ghiaccio per ridurre il dolore, che abbiamo detto accompagna la puntura e che può durare anche alcuni giorni.

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