Spettacolo! Il telescopio spaziale Webb inquadra GLASS-z12, forse la galassia più lontana mai osservata

Il telescopio spaziale Webb continua a stupirci: sono bastati solo quattro giorni di analisi e gli astronomi hanno identificato due galassie, una formatasi 450 milioni di anni dopo il Big Bang e l’altra “solo” 350 milioni di anni dopo. E quest’ultima denominata GLASS-z12, potrebbe essere la più lontana mai osservata.

Il precedente record era del telescopio Hubble (che continua a regalarci emozioni) e dell’Osservatorio Keck, che avevano immortalato GN-z11, una galassia che esisteva 400 milioni di anni dopo il Big Bang.

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Con Webb, siamo rimasti sbalorditi nel trovare la luce stellare più distante che chiunque avesse mai visto, pochi giorni dopo che Webb ha rilasciato i suoi primi dati

dichiara Rohan Naidu, primo autore di uno dei due lavori pubblicati

Tutti i luminosi oggetti celesti vengono cercati dagli esperti tramite la luce da loro emessa, ma questa impiega un certo tempo a colpire i rivelatori. Pertanto, nota la velocità della luce, è possibile risalire al tempo iniziale in cui questa emissione è “partita”, da cui l’età dell’oggetto celeste (con una certa incertezza).

Le conclusioni sono comunque ancora preliminari. Infatti le due galassie sono molto luminose e questo potrebbe voler dire che siano molto massicce, con molte stelle di piccola massa, ma anche che, pur non così massicce,  costituite da un numero limitato di stelle straordinariamente luminose, note come stelle di Popolazione III (ma di certo sono molto diverse dalla Via Lattea e da altre galassie “nei paraggi cosmici”).

Le attuali stime della distanza Webb di queste due galassie si basano sulla misurazione delle loro emissioni nella luce infrarossa. Ma è necessaria un’ulteriore verifica indipendente.

telescopio spaziale webb galassie più lontane

©Science: NASA, ESA, CSA, Tommaso Treu (UCLA); Image Processing: Zolt G. Levay (STScI)

Mentre le distanze di queste prime fonti devono ancora essere confermate con la spettroscopia – spiega in particolare Pascal Oesch, coautore del lavoro insieme a Naidu – le loro luminosità estreme sono un vero enigma, sfidando la nostra comprensione della formazione delle galassie

Le osservazioni di Webb spingono gli astronomi a concordare sul fatto che un discreto numero di galassie nell’universo primordiale fosse molto più luminoso del previsto. E questo, secondo i ricercatori, renderà più facile per il telescopio l’identificazione di un numero sempre maggiore di galassie antiche nelle successive indagini dello spazio profondo.

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I risultati sono stati ottenuti nell’ambito di un’iniziativa di ricerca Webb più ampia che coinvolge due programmi Early Release Science (ERS): il Grism Lens-Amplified Survey from Space (GLASS) e il Cosmic Evolution Early Release Science Survey (CEERS).

E sono riportati in due articoli pubblicati su Astrophysical Journal Letters.

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Fonti: Nasa / Astrophysical Journal Letters ottobre 2022 / Astrophysical Journal Letters novembre 2022

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